You are here
Edilizia salernitana in crescita, ma senza operai: Feneal Uil rilancia il modello Webuild Attualità Provincia e Regione zonarcs 

Edilizia salernitana in crescita, ma senza operai: Feneal Uil rilancia il modello Webuild

Il settore delle costruzioni a Salerno sta vivendo una fase di espansione economica significativa. Secondo il report ANCE AIES Salerno, negli ultimi dieci anni i fatturati delle imprese edili sono triplicati: la quota di aziende con ricavi superiori ai due milioni di euro è passata dal 17% del 2013 al 45% del 2023. Una crescita che riflette l’effetto positivo degli investimenti legati al PNRR, alla riqualificazione energetica e alle opere di edilizia pubblica. Dietro questa immagine incoraggiante si nasconde però un dato che desta preoccupazione. I numeri della Cassa Edile di Salerno evidenziano infatti una forza lavoro che invecchia e non si rinnova. Su 17.790 operai complessivi, soltanto 2.458 hanno tra i 16 e i 30 anni (13%), mentre 7.407 sono nella fascia 31–50 anni (40%) e ben 7.925 superano i 50 anni (43%). Tra questi, 670 sono lavoratori extracomunitari, pari al 3,8% del totale. In altre parole, oltre l’80% della manodopera edile ha più di 30 anni e quasi la metà ha già superato i 50, mentre i giovani rappresentano una percentuale troppo bassa per garantire il necessario ricambio generazionale. Il paradosso è che il mercato del lavoro, pur essendo in fermento, fatica a reperire le figure professionali richieste. Le previsioni occupazionali per il trimestre agosto-ottobre 2025 stimano circa 28.240 nuove assunzioni nella provincia di Salerno. Nonostante il numero significativo, resta una difficoltà di reperimento del 38,3%, inferiore alla media nazionale (47,8%) ma comunque elevata. Le carenze riguardano soprattutto profili specializzati come carpentieri, saldatori, fresatori e operatori tecnici, indispensabili per i cantieri più complessi. Non si tratta di una criticità esclusivamente locale. A livello nazionale, il gruppo Webuild ha lanciato il progetto “Cantiere Lavoro Italia”, con l’obiettivo di assumere oltre 10.000 lavoratori tra operai, tecnici e personale di staff. Il programma prevede formazione specialistica retribuita, contratti regolari, vitto, alloggio e certificazione delle competenze: un modello virtuoso che dimostra come si possa affrontare
concretamente la carenza di manodopera, unendo occupazione stabile e percorsi formativi. La validità di questo progetto trova riscontro anche sul nostro territorio: nei cantieri Webuild sono già stati assunti molti giovani, compreso il cantiere dell’Alta Velocità che ricade nella provincia di Salerno, a conferma che con gli strumenti giusti si può attirare nuova forza lavoro e offrire prospettive occupazionali concrete. La FENEAL UIL Salerno, guidata dalla segretaria generale Patrizia Spinelli, sottolinea l’urgenza di replicare un progetto simile anche sul territorio provinciale. L’idea è quella di avviare un “Cantiere Lavoro Salerno” capace di offrire formazione di qualità e inserimento diretto nel mondo del lavoro, con il supporto degli Enti Bilaterali come il Formedil, e con politiche mirate a rendere il mestiere dell’operaio edile competitivo, sicuro e dignitoso. L’espansione economica del settore rischia infatti di rimanere senza gambe se non ci saranno abbastanza lavoratori a sostenere i cantieri. Per questo la FENEAL UIL Salerno lancia un appello a tutte le parti sociali: è il momento di unire le forze e costruire un patto unitario tra sindacati e imprese che metta al centro il ricambio generazionale, la formazione professionale e la valorizzazione del lavoro manuale. Solo così si potrà garantire un futuro all’edilizia salernitana, trasformando le opportunità economiche in crescita sociale e occupazionale.

scritto da 







Related posts