Eboli, protesta dei residenti di “Forte Apache”: case agibili, non ci trasferiamo
Ribadiscono il no a lasciare le abitazioni del rione Borgo di Eboli per trasferirsi tra un anno nei nuovi appartamenti che saranno costruiti dall’Acer al rione Pescara. Presa di posizione ieri mattina delle famiglie in occasione della presentazione del progetto e dell’avvio del cantiere Acer nella zona 167 dove nasceranno 3 nuovi edifici per accogliere 56 famiglie. Un dissenso a voce alta dei residenti manifestato all’indirizzo del sindaco di Eboli Mario Conte senza risparmiare i vertici dell’Acer e il governatore della Campania Vincenzo De Luca che seppur atteso non è venuto all’incontro. “Abbiamo “regine case” e non è vero che sono inagibili”, hanno protestato a voce alta i residenti degli alloggi popolari di Fort Apache.
Le nuove abitazioni offriranno spazi moderni ed efficienti, con 32 appartamenti da 75 mq e 24 da 45 mq, progettati per garantire comfort abitativo, sostenibilità ambientale e risparmio energetico. Lo prevede il piano del progetto di ricostruzione degli alloggi popolari del Rione Borgo , un intervento strategico finanziato con il Fondo Complementare al PNRR, nell’ambito del programma “Sicuro, verde e sociale”, presentato ieri mattina ad Eboli per offrire alle famiglie, case moderne, piu’ verde e spazi per la comunità.
Tre nuovi edifici nel quartiere del Rione Pescara, destinati ad accogliere 56 famiglie attualmente residenti nel vecchio complesso del Rione Borgo, nel centro storico di Eboli, costruito negli anni ’60 e oggi segnato da gravi criticità strutturali e sociali, poi ribattezzato Fort Apache. Stamani era atteso anche il governatore della regione Campania Vincenzo De Luca per illustrare con il Presidente di ACER Campania David Lebro i dettagli del progetto. Seppur atteso dalla famiglie al varco del cantiere De Luca è risultato assente ma ha lasciato il posto alla protesta di quanti attualmente vivono negli alloggi del rione Borgo che dovranno essere abbattuti.
Il nuovo insediamento sorgerà su un’area tre volte più grande rispetto a quella attuale, con una significativa riduzione dell’impatto edilizio: solo il 40% del suolo sarà costruito, mentre il resto sarà destinato a verde pubblico, aree pedonali e una nuova zona sportiva attrezzata, aperta a tutta la comunità.
«Il progetto rappresenta un esempio concreto di rigenerazione urbana sostenibile, in grado di coniugare diritto alla casa, innovazione e qualità ambientale. È una grande operazione di rilancio del territorio – ha dichiarato il Presidente di ACER Campania, David Lebro – resa possibile grazie alla sinergia tra Regione Campania, Comune di Eboli e ACER Campania, a dimostrazione di come una buona progettazione possa tradursi in un reale miglioram