Droga e telefonini nel carcere di Fuorni, chieste 8 condanne. Agente penitenziario e compagna a rischiano insieme 30 anni
Era stata creata una vera e propria «piazza» di spaccio all’interno del carcere a Fuorni con lo stabile «asservimento dell’agente penitenziario Francesco Giugliano che avrebbe favorito, all’interno della casa circondariale, l’introduzione non solo di droga, ma anche di telefonini ed altre utilità che venivano poi ripartite ai vari destinatari». Il pubblico ministero Carlo Rinaldi, al termine della requisitoria pronunciata ieri mattina davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, ha chiesto condanne che vanno dai 16 ai 6 anni di reclusione per gli otto imputati finiti sotto processo (altri sono stati giudicati in abbreviato): tra questi anche l’agente penitenziario Giugliano e la compagna Annamaria Russo per i quali è stata richiesta una condanna rispettivamente a 16 e 14 anni di reclusione. Lo scrive oggi il Mattino. Il blitz, scattato a gennaio dello scorso anno, portò a 16 arresti eseguiti dai finanzieri del comando provinciale e dagli agenti del nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria.