DOVE SBAGLIO’ GUTEMBERG
*La rubrica dell’esperto
Johannes Gutemberg fu ,insieme a Cristoforo Colombo ,autore delle più grandi scoperte del XV sec.
Il navigatore genovese scopri’l’America e da questa sua impresa trasse onori ,gloria e vantaggi economici.
Al contrario,Il geniale incisore magontino morì dimenticato ed in miseria,tra stenti e malattie.
Eppure la stampa ,dopo la sua morte ,esplose in tutta la sua vigoria commerciale e per almeno cinque secoli e’stata il veicolo mondiale della cultura e dell’informazione.
Cosa impedì a Gutemberg di godere dei benefici della sua rivoluzionaria intuizione?
Se vogliamo dare a questa domanda una risposta “goliardica”diremo che si trattò di una deformazione professionale.
E già’, perché un incisore orafo fa nascere, tra ceselli raffinati e preziose gemme ,la grande bellezza .
I gioielli che adornano i visi delle dame sono opere d’arte.
E quindi?
Quando Gutemberg progettò la “Mazarina”penso’ ad un libro monumentale,con le pagine adorne di miniature ad orofoglia e capilettera istoriati con all’interno minuscole scene di figure e paesaggi altamente decorativi.I costi per tali capolavori furono esagerati e il grande errore fu proprio questo : non valutare che andava proposto invece un prodotto austero ed essenziale ,che fosse un mezzo di comunicazione di massa a basso costo.
Nella sua impresa Gutemberg ,che non aveva soldi,ebbe bisogno di un socio finanziatore che si chiamava Johann Fust; questi ,dopo il fallimento ,pretese la restituzione del prestito ed il povero Gutemberg gli cedette gran parte dei libri realizzati e le macchine da stampa.
Fust allestì una nuova tipografia e produsse libri molto meno decorativi a costi infinitamente più bassi della “Bibbia Mazarina”
Cominciò ,finalmente con il piede giusto, l’era della stampa ed i libri popolarono prima le biblioteche dei monasteri, notai e centri di studio ,poi le case dei notabili ed infine,in un crescendo vorticoso ,invasero ogni angolo del pianeta .
Il mercato li ha proposti a prezzi sempre più bassi, fino ad arrivare oggi a pubblicazioni super economiche vendute a prezzi irrisori.
A Gutemberg resta il plauso universale di quella geniale intuizione che portò i torchi ad imprimere la carta con quei caratteri mobili da egli stesso incisi a Magonza nel lontano 1455.
* Camillo Lambiase