Docente di sostegno arrestata si difende dal carcere: “Ho la coscienza pulita, io accusata dopo aver sospeso alunni”
La docente 40enne, vittima a novembre scorso di un’aggressione da parte di una trentina di genitori e arrestata nei giorni scorsi per maltrattamenti, violenza sessuale, induzione al compimento di atti sessuali e corruzione di minorenne, nega ogni addebito nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Torre Annunziata. “Ho la coscienza pulita – si difende – Sono stata accusata solo dopo la sospensione di due alunni trovati in bagno mentre fumavano”. La vicenda della docente di sostegno arrestati per presunti abusi nei confronti di uno studente (e attualmente detenuta presso il carcere femminile di Benevento) continua a suscitare scalpore nell’opinione pubblica. Secondo quanto riferito da Il Corriere della Sera, la professoressa, sospesa dall’insegnamento e successivamente arrestata, nel corso di un interrogatorio durato circa tre ore, avrebbe negato con fermezza ogni accusa. La prof di sostegno, impiegata presso l’istituto comprensivo “Catello Salvati” di Scanzano, quartiere di Castellamare di Stabia è accusata, tra l’altro, di avere intrattenuto rapporti impropri con un alunno. Secondo le indagini preliminari, gli episodi contestati risalirebbero a diversi mesi prima della sospensione. Tuttavia, la donna insiste sull’inconsistenza delle accuse, sottolineando che il caso è stato sollevato “in maniera strumentale e solo dopo l’adozione di provvedimenti disciplinari nei confronti di alcuni alunni”. I legali della professoressa puntano a dimostrare che le accuse sarebbero state fabbricate per screditarla. “Il clima di tensione interno alla scuola ha favorito un’accanita strumentalizzazione dei fatti” ha dichiarato l’avvocato difensore.