Dissequestrati i conti della Rago coinvolta nella truffa agricola all’Unione europea
Ipotesi di reato prescritta. I giudici del Tribunale del riesame di Salerno hanno accolto il ricorso presentato dall’avvocato avverso al provvedimento di sequestro delle somme della Rago società cooperativa agricola, tra le aziende coinvolte nell’inchiesta sulla presunta truffa all’Unione europea per ottenere i contributi comunitari. Il ricorso è stato dichiarato ammissibile, al contrario di altri, in quanto il difensore ha esibito al tribunale la certificazione bancaria del blocco delle somme (non c’era ancora prova dell’esecuzione del sequestro, in assenza del decreto di esecutività, e quindi il tribunale non avrebbe potuto decidere) e, nel corso della discussione, una volta evidenziato che il reato era prescritto (risalente al 2015), il Riesame ha accolto il ricorso. Lo scrive il Mattino. L’inchiesta, che vede coinvolti complessivamente 67 indagati e 27 società, ha preso il via dalle indagini della Guardia di Finanza di Mondragone su due imprenditori agricoli del casertano inseriti in una rete di società, la cui «testa» però era in provincia di Salerno: la Alma Seges, società cooperativa con sede legale ad Eboli dove, secondo le accuse, c’era il centro operativo creando un’organizzazione di produttori, come normativamente viene definita a livello comunitario (Op) che deve però possedere una serie di requisiti per poter accedere ai fondi.