CORONAVIRUS. SUPERATI I 7,5 MILIONI DI CASI NEL MONDO
Nel mondo sono ormai più di 7,5 milioni i casi confermati di coronavirus: è quanto emerge dai dati aggiornati della Johns Hopkins University, che parlano di 7.517.427 di contagi a livello globale e 421.516 decessi; gli Stati Uniti restano il Paese più colpito con 2.023.347 casi e 113.820 morti. Epicentro della pandemia attualmente è l’America Latina, dove i contagi hanno superato la soglia del milione e mezzo, secondo quanto risulta da un conteggio dell’Agenzia France Press. Il Paese più colpito resta il Brasile, che ha superato gli 800 mila casi (802.828) e i 40 mila morti (41.634), con un impressionante aumento di 100.000 contagi negli ultimi tre giorni; da giorni la pandemia in America Latina ha subito una decisa impennata, con un numero quotidiano di contagi variante tra i 35.000 ed i 50.000, con almeno 1.200 – 1.500 morti. Da solo il Brasile contribuisce al bilancio totale con circa la metà dei contagiati ed il 60% dei morti, sullo sfondo di tensioni e polemiche causate dalla spregiudicata politica sanitaria del Governo del presidente Bolsonaro; l’ultima protesta è quella messa in scena da un’associazione di 40 volontari, la “Rio de paz”, che ha scavato 100 fosse con altrettante croci davanti all’Hotel Copacabana Palace, sulla famosa spiaggia di Rio de Janeiro, per simboleggiare “la morte del Brasile” e per chiedere maggiore impegno al Governo nella lotta alla pandemia. Dietro al Brasile, il Perù con 214.788 contagiati e 6.109 morti, il Cile (154.092 e 2.648) e poi il Messico, dove i decessi sono arrivati a 15.944 e le autorità sanitarie hanno accertato 4.790 nuovi contagi, portando il totale a 133.974. E Save the Children lancia l’allarme per i bambini e i giovani del Messico: tra il 12 aprile e l’8 giugno sono morti 52 minori ed il numero dei minori e dei giovani contagiati è aumentato da 84 a 2.622; Save the Children esorta il governo messicano ad adottare forti misure di prevenzione per evitare ulteriori infezioni, soprattutto per quelle famiglie che vivono in condizioni di povertà o che non hanno accesso alla protezione sociale. L’India registra il giorno più triste dall’inizio della pandemia: nelle ultime 24 ore, il Ministero della Sanità ha registrato 396 morti, che hanno portato il totale a 8.498, e 10.956 nuovi contagi, portando il totale delle persone che hanno contratto il virus a 297.535 e collocando il Paese al quarto posto nella mappa dei contagi mondiali, dopo Stati Uniti, Brasile e Russia.