CORONAVIRUS NEL MONDO. “Stay at home”: in Egitto si illuminano le piramidi
Sono 160.952 i decessi per Covid-19 nel mondo, secondo i dati della Johns Hopkins University. Gli Stati Uniti, arrivati a 38.664 decessi, superano l’Italia, in seconda posizione con 23.227 morti, la Spagna (20.639) e la Francia (19.323). Gli Stati Uniti, dove si contano 735.287 contagi confermati, detengono anche questo triste primato: un terzo dei 2.338.335 malati di coronavirus nel mondo sono americani; ma nonostante questo il presidente Trump continua a spingere per le riaperture e a polemizzare contro l’OMS. Diversamente dal presidente americano, il premier spagnolo Sanchez, invece, proroga le misure di contenimento fino al 9 maggio, anche se dal 27 aprile i bimbi possono uscire, ma “con limiti per evitare eventuali nuovi contagi”; la Spagna è, infatti il secondo Paese per numero di casi accertati, con 194.416 contagi. Anche in Italia, terza nella classifica dei contagi con 175.925 casi, si sta lavorando alla definizione delle linee guida per la fase 2, che partirà dal 4 maggio, con ancora tanto smart working e un primo parziale allentamento del lockdown. Intanto sono arrivati a quasi 20.000 i casi di Covid-19 in Africa (19.895 ndr), dove si contano anche 1.016 decessi; ma la Commissione economica per l’Africa (ECA) lancia l’allarme: le vittime potrebbero arrivare a più di 300mila. L’entità dell’epidemia nel continente africano, infatti, resta ancora sconosciuta perché mancano test, macchinari sanitari e fondi. Nella Giornata Mondiale dedicata al Patrimonio Culturale, celebrata ieri (18 aprile ndr), le tre piramidi del complesso di Giza, in Egitto, sono diventate il vettore di un messaggio sul Covid-19; “State a casa” e “State al sicuro”: queste le scritte apparse sulle facciate delle tre tombe.