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CORONAVIRUS. LA PANDEMIA DILAGA IN AMERICA LATINA Attualità Italia e Mondo 

CORONAVIRUS. LA PANDEMIA DILAGA IN AMERICA LATINA

L’epidemia di coronavirus ha causato oltre 425 mila vittime nel mondo, da quando la Cina ha cominciato a registrare la malattia a dicembre, secondo un rapporto dell’Agenzia France Presse. In tutto il mondo sono stati registrati 425.888 decessi, su 7.652.949 casi di contagio accertati. In Europa è stato registrato il maggior numero di morti (186.843 per 2.363.538 casi), ma ora è in America Latina che l’epidemia sta progredendo più rapidamente, con un totale di 76.343 morti e 1.569.938 casi accertati. Nelle ultime 24 ore i contagi sono aumentati di 49.019 casi e sono stati registrati 2.115 vittime in più, e tutto lascia ritenere che per vari giorni il fenomeno continuerà ad accentuarsi. Gli occhi degli analisti sono tutti puntati sul Brasile, che continua ad essere il Paese più colpito, contribuendo al bilancio generale con la metà dei contagiati (828.810) ed il 60% dei morti (41.828); in questo momento il Brasile segue gli Stati Uniti (2.048.986 contagi e 114.669 morti), nella classifica dei Paesi maggiormente colpiti, sia per contagi sia per vittime. Al Brasile, nella zona latino americana, seguono il Perù con 214.788 contagiati e 6.109 morti, il Cile (160.846 e 2.870) e infine il Messico (139.196 e 16.448). Altra zona critica è l’India, dove nelle ultime 24 ore si registra un altro nuovo record di contagi, 11.458, che portano il totale a 308.916; il gigante del sud est asiatico supera così il Regno Unito e diviene il quarto Paese al mondo più colpito, dietro Stati Uniti, Brasile e Russia; tra gli stati indiani più colpiti, il Maharashtra, con oltre 100 mila contagi, mentre a New Delhi sono stati registrati più di 2.000 nuovi contagi nelle ultime 24 ore. Infine, nuovi casi hanno fatto scattare di nuovo il lock down in alcuni quartieri di Pechino: undici complessi residenziali nel sud della capitale sono stati isolati a causa di un focolaio collegato al mercato della carne di Xinfadi, secondo quanto riportato da alcuni funzionari locali; il Paese, da cui tutto è cominciato, ha registrato in totale 84.228 casi e 4.638 morti.

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