CORONAVIRUS. I CASI GIORNALIERI IN FORTE AUMENTO NEL MONDO
Il numero dei casi di coronavirus nel mondo sta aumentando più velocemente che mai: questo è quanto emerge da un’analisi della CNN basata sui dati della Johns Hopkins University; se da una parte il tasso dei contagi sta rallentando in Paesi fortemente colpiti all’inizio della pandemia, come l’Italia, la Spagna e la Francia, le statistiche globali indicano che la crisi è tutt’altro che finita. Infatti, in molti Paesi, in particolare in Sudamerica, Medio Oriente ed Africa, i contagi stanno accelerando; come osserva la CNN, mentre ad aprile i nuovi casi giornalieri non avevano mai superato le 100.000 unità, questa soglia è stata superata nove volte negli ultimi dieci giorni, arrivando a 130.400 casi mercoledì scorso. I morti per la pandemia nel mondo sono ormai quasi 400mila (399.832), mentre i contagi sono arrivati a 6.898.613; gli Stati Uniti continuano ad essere il Paese più colpito, con 1.920.061 contagi e 109.802 morti, con gli ultimi 749 decessi. Gli oltre 45mila contagi registrati nelle ultime 24 ore, uniti ai 1.714 morti, provano che la pandemia si sta intensificando e non ha ancora raggiunto il picco in America Latina; in totale ora i contagiati sono 1.238.297, di cui 63.909 deceduti: questo è quanto emerge da una statistica dell’ANSA sulla base dei dati di 34 nazioni e territori latinoamericani. Solo in Brasile i contagi sono cresciuti di 27.075 unità, mentre i nuovi decessi sono stati 904; le autorità brasiliane, a sorpresa, hanno smesso di fornire il dato complessivo di contagi e vittime, che al momento ammonta a 672.846 contagiati e 35.930 morti. Seguono il Perù (191.758 e 5.301) ed il Cile (127.745 e 1.541). Continua ad accelerare l’avanzata del coronavirus anche in Pakistan, dove ieri il numero dei nuovi casi ha toccato un nuovo record giornaliero, sfiorando la soglia dei 5.000; secondo i dati annunciati del Ministero della Sanità, nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 4.960 nuovi contagi, che portano il totale a 98.943, e 67 decessi, per un totale di 2.002 dall’inizio della pandemia.