Caos all’Arechi con la Sampdoria: 0-3 a tavolino e due gare a porte chiuse
La Salernitana perde a tavolino il match di ritorno dei playout contro la Sampdoria, sospeso ieri sera allo stadio Arechi a causa degli incidenti provocati da una frangia della tifoseria granata. Lo ha deciso il Giudice Sportivo, che ha inflitto alla società campana la sconfitta per 0-3, oltre all’obbligo di disputare le prossime due gare casalinghe a porte chiuse. Una sentenza pesante che chiude definitivamente il discorso salvezza in favore della Samp e certifica la retrocessione in Serie C dei granata.
Il provvedimento arriva in seguito a quanto accaduto al 21’ del secondo tempo, quando l’arbitro Doveri è stato costretto a sospendere la partita a causa del lancio di petardi, fumogeni e seggiolini da più settori dello stadio. I disordini erano iniziati qualche minuto prima con il tentativo di alcuni tifosi di forzare i cancelli per accedere al terreno di gioco, fermati solo dall’intervento di steward e forze dell’ordine.
Il Giudice Sportivo ha riconosciuto la responsabilità oggettiva del club (ex art. 26 CGS), aggravata dalla reiterazione dei comportamenti anche dopo il primo stop. La Salernitana dovrà inoltre attendere eventuali ulteriori provvedimenti, con il procedimento ancora aperto in attesa di integrazioni e referti ufficiali completi.
Il match non sarà recuperato: resta valido il punteggio complessivo del doppio confronto, 5-0 per la Sampdoria (2-0 sul campo, 3-0 a tavolino). Grave il danno d’immagine per la Salernitana, che ripartirà dalla Serie C con una penalizzazione morale e sportiva pesante, in un clima già segnato da contestazioni e incertezza sul futuro societario.
