Campania, Manfredi eletto presidente del Consiglio regionale
Si apre la nuova legislatura della Regione Campania guidata da Roberto Fico. Durante la prima seduta d’Aula, il consigliere del Partito Democratico Massimiliano Manfredi è stato eletto presidente del Consiglio regionale con 41 voti su 51, conquistando la maggioranza già al primo scrutinio.
L’esito del voto ha registrato sei schede bianche e due nulle (una preferenza è andata all’ex presidente Vincenzo De Luca), mentre un voto ciascuno è stato espresso per Luca Trapanese, ex assessore al Welfare del Comune di Napoli, e Lucia Fortini, ex assessore regionale all’Istruzione.
L’elezione del nuovo presidente dell’assemblea avviene in un contesto ancora in evoluzione: non è stata infatti definita la composizione della Giunta regionale, con trattative ancora in corso nella coalizione del campo largo che sostiene Fico.
Nel suo discorso di insediamento, Manfredi ha indicato il Consiglio regionale come fulcro del confronto democratico, garantendo equilibrio istituzionale e piena tutela delle opposizioni. Una linea in linea con l’avvio della nuova stagione politica che si apre in Campania.
Originario di San Paolo Belsito, 52 anni, sposato e padre di due figlie, Manfredi presenta un lungo curriculum politico e istituzionale. In passato è stato segretario provinciale della Sinistra giovanile, ha lavorato al Comune di Napoli occupandosi di politiche del lavoro e sviluppo economico, e ha ricoperto incarichi di vertice nel PD nazionale a fianco di Veltroni e Franceschini. Dal 2013 ha portato il suo contributo alla Camera dei Deputati, partecipando alla Commissione Ambiente, alla Commissione Antimafia e alla Commissione Politiche UE.
Tornato in Consiglio regionale nel 2020 con quasi 20mila voti, alle ultime elezioni ha consolidato il suo consenso arrivando a 30.500 preferenze. È inoltre fratello del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, elemento che conferma il peso della famiglia Manfredi nella governance campana.
Ora la Campania si prepara ad affrontare una fase decisiva, con i dossier su trasporti, sanità, sviluppo industriale e fondi europei in cima all’agenda del nuovo governo regionale.





