Campania. Ferrante (Mit), Stanziati fondi per Palazzo Fienga, sarà simbolo legalità
“Esprimo piena soddisfazione per la delibera del Cipess che ha stanziato i fondi, pari a 11,8 milioni di euro, necessari per la rifunzionalizzazione del complesso immobiliare di Palazzo Fienga a Torre Annunziata. In occasione del recente incontro con i componenti della struttura commissariale dell’opera, avevo garantito la massima attenzione del Mit e mia personale per la copertura finanziaria dell’intervento. Un impegno mantenuto: grazie a questa delibera sarà possibile realizzare la riconversione di una roccaforte criminale confiscata, che diventerà un simbolo della legalità per tutto il territorio”. Lo annuncia il deputato Tullio Ferrante, Sottosegretario di Stato al Mit con delega al coordinamento funzionale delle attività svolte dai commissari straordinari per gli interventi situati nelle Regioni Basilicata, Campania, Molise e Puglia. “Nella seduta del Cipess, con riferimento al piano per la valorizzazione dei beni confiscati nel Mezzogiorno, è stata deliberata – prosegue – la rimodulazione delle risorse ex Fondo progettazione e l’assegnazione di nuove risorse a valere su FSC 2021-2027. In particolare, per l’intervento di demolizione integrale di Palazzo Fienga che consentirà la realizzazione di un parco urbano e della ‘Piazza della Legalità, è stato previsto l’utilizzo di 9,5 milioni di euro di fondi FSC 2014-2020 e l’assegnazione supplementare di risorse FSC 2021-2027 pari a 2,3 milioni di euro. Tali risorse, che si aggiungono ai 477 mila euro già precedentemente assegnati, consentiranno l’integrale copertura finanziaria dell’intervento, il cui costo complessivo stimato è pari a 12,3 milioni di euro. Il lavoro che stiamo portando avanti per accelerare gli interventi di completamento delle opere commissariate sta dando i suoi frutti con risultati concreti. Ora continuerò a lavorare per seguire l’iter che porterà alla realizzazione dell’opera e consentire il recupero di un bene che, per lungo tempo, ha rappresentato un fortino della camorra e che – conclude Ferrante – presto sarà restituito alla collettività, come segno tangibile del riscatto di quel territorio”