Biometano e compost dai reflui bufalini: Bioenergy inaugura innovativi impianti di Serre e Albanella
Si è svolta questa mattina, presso l’impianto di Bioenergy Serre, la cerimonia ufficiale di inaugurazione dei nuovi impianti per la produzione integrata di biometano liquefatto e concime organico, realizzati nei Comuni di Serre e Albanella, nel cuore della Piana del Sele. Un pubblico numeroso e qualificato ha preso parte all’evento, che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, imprenditoriali, finanziari e del mondo agricolo, uniti nel promuovere una filiera energetica e ambientale fondata su economia circolare e sviluppo sostenibile.
I SALUTI DEL TERRITORIO E DELLE IMPRESE – Ad aprire i lavori è stato Renato De Santis, Presidente del CdA di Bioenergy Serre S.r.l. e Bioenergy Albanella S.r.l., che ha sottolineato l’impegno industriale alla base del progetto: “Questi impianti rappresentano un traguardo concreto per il territorio: da sottoprodotti zootecnici a biometano e concime, chiudiamo un ciclo che restituisce valore e fertilità alla nostra terra.”
Sono seguiti i saluti istituzionali dei Sindaci dei Comuni ospitanti, Antonio Opramolla, Sindaco di Serre, e Renato Iosca, Sindaco di Albanella, che hanno espresso con orgoglio: “Siamo fieri di questi due impianti, perché rappresentano un cammino virtuoso verso l’economia circolare. Offrono nuove opportunità per il nostro territorio e segnano un passo concreto nella direzione della sostenibilità ambientale e agricola.”
TECNICA E FINANZA: UN MODELLO REPLICABILE
La presentazione tecnica è stata curata dall’ing. Luigi Frunzo, Direttore tecnico degli impianti, che ha illustrato il funzionamento della filiera:
● raccolta dei reflui bufalini e dei sottoprodotti agroindustriali;
● digestione anaerobica e produzione di biometano liquefatto;
● trattamento del digestato e trasformazione in concime organico certificato;
● recupero della fertilità agricola e riduzione dei nitrati nei suoli vulnerabili.
Nel suo intervento, l’ing. Frunzo ha sottolineato: “Abbiamo voluto realizzare un impianto che coniuga efficienza tecnologica e rispetto per l’ambiente. Grazie alla collaborazione tra imprese locali e partner istituzionali, possiamo oggi offrire una risposta concreta al problema dei reflui zootecnici, trasformandoli in energia pulita e fertilità per i nostri campi.”
È seguito l’intervento di Andrea Cornetti, Amministratore Delegato Real Estate & Infrastrutture di Azimut Libera Impresa SGR, che ha dichiarato: “Crediamo nella finanza che genera impatto positivo sul territorio, combinando ritorni economici e ambientali in progetti industriali replicabili. Progetti come questo testimoniano il ruolo fondamentale della finanza privata nell’accompagnare la transizione ecologica del Paese. La sinergia tra fondi ESG, territorio e imprese locali rappresenta un modello virtuoso che può essere replicato in altri contesti italiani ed europei.”
LE CONCLUSIONI DELLA REGIONE CAMPANIA – L’intervento conclusivo è stato affidato al Vicepresidente della Regione Campania, On. Fulvio Bonavitacola, che ha ribadito il sostegno dell’ente regionale verso le iniziative concrete di sostenibilità agricola e ambientale: “Progetti come questi dimostrano che è possibile coniugare sviluppo agricolo e tutela ambientale, valorizzando i sottoprodotti come risorsa e non come problema. La Regione Campania continuerà a promuovere percorsi di economia circolare che riducano le pressioni ambientali, migliorino la qualità dei suoli e creino filiere produttive sostenibili legate al territorio. È necessario superare quella che definisco “impiantofobia”, la paura ingiustificata verso gli impianti industriali sostenibili che, invece, rappresentano una risposta concreta alle sfide ambientali dei nostri territori.”
VERSO IL MODELLO “RIFIUTI ZERO” – I due impianti, sostenuti da un investimento complessivo superiore a 60 milioni di euro, coinvolgono oltre 70 aziende agricole locali, generando biometano liquefatto per la mobilità sostenibile e concime organico destinato ai campi della Piana del Sele. Con questo approccio, Bioenergy punta a ridurre l’impatto ambientale della zootecnia, abbattere i nitrati nei suoli e favorire una filiera agricola più sostenibile ed efficiente.