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 Baronissi:  Da San Francisco a Casa della Poesia, una delle voci più impegnate della poesia afroamericana, Devorah Major Provincia Provincia e Regione Turismo ed Eventi 

 Baronissi:  Da San Francisco a Casa della Poesia, una delle voci più impegnate della poesia afroamericana, Devorah Major

Un nuovo appuntamento con la poesia a Baronissi. Direttamente dagli Stati Uniti, mercoledì 4 giugno 2025 alle ore 20 la grande poetessa afroamericana Devorah Major terrà un incontro presso la sede di Casa della Poesia (via Convento 21/a, Baronissi). Una straordinaria performance poetica per l’evento “A braccia aperte” (dal titolo del primo libro italiano della Major), nata dalla collaborazione tra Casa della Poesia e il Comune di Baronissi.

Dopo il reading della poetessa, seguirà un piccolo rinfresco in giardino per continuare a celebrare il trentesimo anno di attività dell’organizzazione campana.

«Siamo molto orgogliosi di accogliere a Baronissi Devorah Major, tra le voci più belle e impegnate della poesia afroamericana – sottolinea il Sindaco Anna Petta – Attraverso la sinergia con Casa della Poesia stiamo offrendo ai cittadini e ai giovani di confrontarsi con autori internazionali che, attraverso i propri versi aprono uno sguardo sul mondo. Poesia di impegno civile, quella di Devorah, che sa raccontare la contemporaneità. La poesia, inoltre, come l’arte o la musica, sa aprire spazio di infinito, riuscendo a metterci in contatto con la parte più autentica della nostra umanità e delle nostre emozioni: non è una fuga della realtà, ma al contrario ci riporta alla profondità della vita. La cultura rappresenta uno dei punti cardine della nostra Amministrazione: sarà una serata magica, che ci permetterà di festeggiare in maniera informale i 30 anni di Casa della Poesia, recuperando i legami umani».

Devorah Major, scrittrice, poetessa, performer, saggista, editor, artista discografica e professoressa americana, è una presenza straordinaria nei progetti di Casa della poesia, è una regina della poesia afroamericana e della jazz-poetry, poetessa laureata della città di San Francisco.

Nel corso dell’evento Devorah parlerà della sua poesia, del suo libro italiano “A braccia aperte”, del suo impegno per i più deboli e dimenticati, per i migranti e per quelli che prima poi, “nonostante il razzismo e il fascismo crescente, erediteranno questa terra”.

«In questo momento di resistenza alla barbarie è illuminante ascoltare i suoi versi e la testimonianza di una protagonista della poesia e della cultura americana – afferma Sergio Iagulli, fondatore di Casa della Poesia – Devorah potrà portarci le sue riflessioni sul nuovo corso americano: ha insegnato tanti anni nelle università accanto agli studenti. Attraverso la sua poesia di resistenza trovano espressione le rivendicazioni delle minoranze antiapartheid. Racconta l’eterogeneità, la multiculturalità. Da San Francisco a Casa della Poesia, l’unica struttura privata di associazionismo internazionale in grado di resistere nel tempo: 30 anni di attività risultato unico nella storia nazionale e internazionale».

«”A braccia aperte” è una cerimonia e un lamento d’amore. Con cuore aperto e braccia aperte, Devorah Major chiede “Dov’è l’umanità? Dal sanguinoso banchetto di guerra con i suoi vassoi di bambini rinsecchiti e delicati / misti a freddi anziani dimenticati, forgia la fusione del globale con il personale, io so / che potete sentire le grida / che vengono da quell’uomo / quello che sta dall’altra parte del mondo / eppure alla porta accanto, dissolvendo il divario illusorio tra l’altro e il sé, abbracciando davvero l’altro come sé. L’amore è fisico e terroso come il grugnire e gemere e sudare di James Brown e vulcanico e appassionatamente intimo e può trasformare il sale in dolce sciroppo rovente. Queste poesie sono dirette e provengono dal corpo e dall’anima per aprire i nostri cuori alla consapevolezza del razzismo che ci separa come esseri umani e della violenza che ci disumanizza», scrive di lei la poetessa Genny Lim.

«Devorah Major è la mia guida nel viaggio. La sua è sempre stata l’unica strada emotiva da seguire. La sua abilità nello scavare nella realtà è invincibile; ecco l’opera perfetta di un assolo di tromba, poesia come guida per tornare al nostro vero presente. Noi siamo quelli nati ostinatamente per la resistenza. In segno di sfida, sottraiamo le nostre ginocchia. Recitiamo la biografia di John Brown e a lui ci inchiniamo. Major è la parte migliore della comunità in cui sono cresciuto; la nostra connessione a un dialogo tra artisti e rivoluzionari senza vincoli temporali o geografici», afferma il poeta e attivista Tongo Eisen-Martin.

[…tutto quel che voglio scrivere sono poesie d’amore

non voglio questo compito di

raccontare la disperazione dei bambini

il dolore delle madri la sofferenza

dei padri il maltrattamento dei figli

le tempeste e gli incendi del pianeta

 

è troppo per me

i miei occhi si riempiono di sale e si offuscano

e solo le poesie d’amore miglioreranno le cose

schiariranno la strada

 

ma tutt’intorno a me

questi altri che amo

quelli che conosco e gli estranei

vengono assassinati o fatti schiavi

affamati o torturati

imprigionati o abbandonati….

 

….tutto quel che voglio scrivere

è amore]

Traduzione: Raffaella Marzano

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