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Appalti e camorra a Pagani, i 3 arrestati si difendono dalle accuse Cronaca Provincia Provincia e Regione 

Appalti e camorra a Pagani, i 3 arrestati si difendono dalle accuse

Appalti pubblici e condizionamenti del clan Fezza-De Vivo per il voto a Pagani durante le scorse amministrative: si difendono dalle accuse mosse dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale Antimafia di SalernoElena Guarino, i tre indagati finiti in carcere la settimana scorsa.

 Davanti al gip del Tribunale della città capoluogo, Pietro Indinnimeo, sono l’ex assessore comunale e capo della cooperativa “Pedema”, Alfonso Marrazzo, l’ex dirigente comunale dell’Ente di Palazzo San CarloBonaventura Tramontano (assistito da Vincenzo Calabrese), e l’imprenditore socio della Pedema (la cooperativa secondo l’accusa di riferimento dei Fezza-De Vivo) Claudio De Cola (assistito dall’avvocato Federico Conte) hanno ribattuto punto su punto le contestazioni della pubblica accusa.

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