Appalti a Sorrento, scatta l’arresto bis anche per l’ex sindaco già indagato

Non c’è più solo l’ex Massimo Coppola sindaco di Sorrento e il suo assistente nella tangentopoli della località turistica. A Sorrento secondo gli investigatori funzionava un sistema di corruzione che coinvolgeva anche dirigenti e funzionari del comune. Da questa mattina la guardia di finanza sta eseguendo 16 arresti, in carcere e ai domiciliari, che coinvolgono oltre Coppola, dirigenti, funzionari del comune di Sorrento e imprenditori per appalti truccati dal 2022 al 2024. Sedici persone a cui vengono contestati, a vario titolo, i reti di corruzione, peculato e turbata libertà degli incanti. Due anni al centro di un’inchiesta della procura di Torre Annunziata guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso, fase due di un’inchiesta che ha già portato all’arresto di Coppola il 21 maggio scorso, insieme al suo collaboratore Francesco di Maio. Accusati entrambi di avere intascato una mazzetta per l’appalto di un asilo nido. Arrestato anche Lello il Sensitivo per le sue trasmissioni in Tv da cartomante e considerato dagli inquirenti un uomo di fiducia di Coppola, ingranaggio del sistema di corruzione. L’ex sindaco è tuttora in cella, mentre il comune è stato commissariato ed è guidato dal prefetto in pensione Rosalba Scialla. Ora l’inchiesta si allarga e coinvolge una parte dei 25 indagati con 16 ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della procura. Notificate cinque misure cautelari e dieci misure restrittive a dirigenti, funzionari e imprenditori. Sono in tutto 26 le persone indagate.