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Angri, vicenda parcheggio nella scuola: il caso oggi in consiglio comunale Provincia Provincia e Regione 

Angri, vicenda parcheggio nella scuola: il caso oggi in consiglio comunale

Parcheggio dell’Istituo Smaldone di via Stabia ai privati fuori dagli orari scolastici, una decisione che sta facendo discutere e non poco ad Angri. Oggi il consiglio comunale è chiamato a decidere sulla questione. “Ho avuto un confronto aperto e sincero con la dirigente dell’Istituto Comprensivo Smaldone, Brunella Cataldo, insieme a una delegazione di docenti e mamme, sul progetto di affidamento di una parte dello spazio esterno della scuola in orario extrascolastico. – dichiara il sindaco di Angri Cosimo Ferraioli – Comprendiamo le perplessità emerse e riconosciamo l’attenzione con cui la comunità scolastica tutela il proprio ambiente. Abbiamo avuto modo di chiarire che la nostra proposta non intende sottrarre ai ragazzi uno spazio di socialità, poiché, al di fuori dell’orario scolastico, quell’area non viene abitualmente utilizzata da loro. L’obiettivo è piuttosto quello di valorizzarlo attraverso un affidamento regolamentato, che garantisca standard di qualità e sicurezza. Il bando che l’amministrazione intende predisporre sarebbe aperto ad associazioni e privati, con criteri chiari e condivisi, anche tenendo conto delle esigenze della comunità scolastica, affinché l’utilizzo dello spazio sia ordinato e compatibile con il suo contesto. Questa azione consentirebbe di rendere un’area, attualmente non utilizzata per una parte della giornata, un luogo pulito e gestito senza alcun impatto sulla didattica e sulla frequentazione da parte degli studenti. Ma, sopratutto, un luogo sorvegliato nelle ore notturne. Già al termine del Consiglio Comunale del 27 febbraio avevo avuto modo di parlare con alcune docenti e mamme su questo tema. Da primo cittadino, ho fatto tesoro delle loro perplessità e continuo a considerare il confronto come un elemento essenziale e imprescindibile per prendere decisioni responsabili nell’interesse dell’intera città. Dispiace constatare come su un atto amministrativo corretto sotto ogni profilo normativo si sia generata una forte strumentalizzazione. Il nostro unico intento è migliorare la fruibilità degli spazi pubblici per il bene della collettività, in un’ottica di trasparenza e partecipazione. Chi cerca di far credere il contrario non rende un buon servizio alla città, alimentando inutili timori anziché contribuire a un dibattito sereno e costruttivo”.

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