Accusato di violenza sessuale, la moglie ritratta: assolto
Nessun maltrattamento ai figli e nemmeno violenza sessuale consumata nei riguardi della moglie. Regge “solo” l’accusa di maltrattamenti al termine del processo per un romeno di 42 anni, D.C. , condannato in primo grado ad 1 anno di reclusione dal tribunale di Nocera Inferiore. Durante il dibattimento, la moglie, inquadrata come parte offesa in ragione di una serie di ipotesi di reato, ha ritrattato alcune delle cose dette in denuncia. L’uomo-scrive il mattino- è stato assolto da due dei tre capi d’imputazione mossi dalla Procura di Nocera Inferiore. I fatti risalgono al mese di dicembre del 2016 e con condotta perdurante, secondo l’accusa, nel comune di Siano. Senza alcuna ragione valida, l’uomo avrebbe più volte maltrattato la moglie e i figli minori, attraverso reiterate condotte violente, minacciose e aggressive, commesse talvolta – secondo il pm – sotto l’effetto di sostanze alcoliche. In particolare, avrebbe più volte offeso la moglie a parole, per poi picchiarla anche alla presenza dei figli, con schiaffi e calci. Tirandole qualche volta anche i capelli. Anche i ragazzini avrebbero subito medesima sorte. Stando alla denuncia, infatti, l’uomo avrebbe lanciato contro di essi coltelli o altri oggetti in vetro, con lo scopo di far loro del male. Una circostanza scaturita dal fatto che uno dei figli si era intromesso, per tentare di impedire al padre di maltrattare per l’ennesima volta la madre. In ultimo, la terza accusa per l’imputato era di violenza sessuale, perchè avrebbe costretto la moglie a subire violenze senza il suo consenso. L’indagine si era caratterizzata, oltre che dalla denuncia della donna, anche da una relazione degli assistenti sociali e da verifiche eseguite dalla polizia giudiziaria. Il processo però ha provato solo una delle tre accuse, quella dei maltrattamenti verso la moglie dell’imputato, con assoluzione per violenza sessuale e violenza fisica sui due figli. Durante il dibattimento, infatti, la donna avrebbe cambiato versione, ritrattando alcune cose, spiegando alcuni dettagli di quel rapporto travagliato con il marito in altro modo. Per questo, il collegio ha disposto sentenza di assoluzione perchè il fatto non sussiste. Per le motivazioni, serviranno sessanta giorni.