Accusato di concussione continuata, assolto il pm del tribunale di Nocera Inferiore Roberto Lenza

Finisce con un’assoluzione “perchè il fatto non sussiste” il processo con rito abbreviato incardinato a Napoli a carico del pubblico ministero della procura di Nocera Inferiore, Roberto Lenza finito a giudizio con l’accusa di concussione continuata: con toni minacciosi si sarebbe rifiutato di pagare la parcella (5mila euro)  dei suoi avvocati, Alessandro Diddi (che è anche procuratore di giustizia in Vaticano) e Giovanni Annunziata. Sentenza emessa ieri pomeriggio dopo la richiesta di assoluzione presentata dalla Procura all’atto della requisitoria pronunciata il 10 aprile. I due legali lo avevano assistito in un complesso procedimento in cui era accusato di rivelazione del segreto di ufficio  e avevano ottenuto per lui sia una archiviazione in sede penale che in sede disciplinare (Csm). “Il giudice ha reso giustizia rispetto a una denuncia chiaramente calunniosa che è stata già da tempo sottoposta dal mio assistito al vaglio dei pm di Napoli e di Roma oltre ad altri fatti – ha commentato l’avvocato Vincenzo Calabrese, difensore di Lenza -. Si è rilevata opportuna la scelta difensiva di richiedere il giudizio abbreviato che ha evitato il rischio di un lungo calvario per un onesto e diligente funzionario dello Stato”, ha detto il difensore del pubblico ministero Vincenzo Calabrese. Da ricordare che il 10 aprile scorso, in udienza in base agli atti, il pm della procura di Napoli ha concluso con la richiesta di assoluzione perché il fatto non sussiste, così come anche la difesa dell’imputato. La parte civile, invece, ha insistito per la condanna.