ABBANDONO DEI RIFIUTI “FAI DA TE”: UN DANNO PER LA COMUNITÀ!
Colto in fallo ex dipendente di un comune della provincia, ripreso a scaricare rifiuti in aree non abilitate: approfondiamo il problema con l’avvocato Simone Labonia.
L’abbandono indiscriminato di rifiuti speciali non è solo una questione legata alle grandi industrie, ma coinvolge anche i singoli cittadini. Non si tratta solo di scarichi illegali su larga scala, ma anche di piccoli gesti individuali che, sommati, generano un impatto devastante sull’ambiente e sulla salute pubblica.
Molti pensano che i rifiuti speciali riguardino solo materiali industriali altamente inquinanti, ma la realtà è più complessa. Batterie esauste, elettrodomestici dismessi, oli esausti, farmaci scaduti, vernici, pneumatici e persino vecchi mobili rientrano tra i rifiuti speciali. Il loro abbandono in strade, campi, fiumi o boschi compromette il suolo, l’aria e le falde acquifere, con effetti negativi sulla flora, la fauna e sulla salute umana.
Nonostante esistano centri di raccolta e servizi di smaltimento, molti cittadini scelgono la via più comoda: lasciare questi materiali in aree isolate, vicino ai cassonetti o, peggio, in discariche abusive. Questo comportamento, oltre a essere dannoso, è illegale. Il Codice Penale, all’articolo 256 del D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale), punisce chiunque abbandoni o smaltisca illecitamente rifiuti speciali con sanzioni amministrative, multe salate e, nei casi più gravi, con la reclusione fino a due anni.
Le amministrazioni locali, dal canto loro, si trovano a fronteggiare un problema complesso: individuare i responsabili è difficile e i costi di bonifica gravano sulle casse pubbliche. Per contrastare il fenomeno, molti comuni stanno investendo in sistemi di videosorveglianza, campagne di sensibilizzazione e segnalazioni anonime per incentivare il rispetto delle norme.
Un comportamento incivile non resta fine a se stesso, e non crea solo risvolti di carattere etico morale.
La superficialità nel non valutare un impatto ambientale a medio-lunga scadenza, crea problematiche che, anche se non immediatamente evidenziabili, lasceranno traccia in un futuro poco ecosistenibile, da parte delle generazioni prossime di amministratori locali.
Tuttavia, la soluzione passa anche attraverso un cambio culturale. Ognuno di noi ha la responsabilità di smaltire correttamente i propri rifiuti, utilizzando i canali predisposti. L’abbandono indiscriminato non è solo un atto incivile, ma un vero e proprio reato contro l’ambiente e la collettività. Solo con una maggiore consapevolezza e un’applicazione rigorosa delle leggi potremo arginare questo fenomeno e garantire un futuro più sostenibile.