A Vietri sul Mare consigliere comunale incompatibile: tributi saldati dopo sei mesi. E la minoranza del gruppo “Vietri che Vogliamo” ne chiede le dimission
Per mesi è stata ignorata, minimizzata o coperta. Eppure, la questione era chiara sin dall’inizio. Un consigliere comunale di maggioranza a Vietri sul Mare risultava debitore nei confronti dell’Ente per tributi locali non pagati, con accertamenti notificati dagli stessi uffici dell’Ente. Una condizione di palese incompatibilità secondo le normative vigenti, tenuta sotto silenzio, in una spirale di omissioni e rinvii, e divenuta oggetto di numerosi interventi e richieste di chiarimento da parte del gruppo consiliare di minoranza “Vietri che Vogliamo”, sin dal primo consiglio comunale dell’attuale consiliatura (giugno 2024). Solo venerdì 29 maggio, a quasi sei mesi dalla notifica degli avvisi di accertamento (datata 23 dicembre 2024), i debiti riferiti ad annualità pregresse sono stati saldati. Ma per i consiglieri comunali di minoranza Alessio Serretiello, Antonella Scannapieco e Maurizio Celenta, la vicenda non si chiude affatto con un bonifico tardivo.
“Non ci eravamo sbagliati. L’incompatibilità del consigliere era reale e documentata. E, sebbene i tributi siano stati pagati, resta la gravità politica e istituzionale di quanto accaduto”, afferma Alessio Serretiello.
“Abbiamo sollevato il caso da subito, ci siamo battuti per mesi contro un muro di gomma – fatto di silenzi, ostacoli e rinvii – non solo da parte della maggioranza, ma anche dagli uffici preposti alla vigilanza”.
Il gruppo consiliare evidenzia la totale assenza di trasparenza nella gestione della vicenda, che si è trasformata in una questione di legalità e rispetto delle regole democratiche.
“Il sindaco era a conoscenza della situazione debitoria del suo consigliere? Perché non è intervenuto? Se così fosse, si tratterebbe di una grave omissione politica e morale”, incalza Antonella Scannapieco. “A Vietri sul Mare non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B. Tutti devono rispettare le stesse regole. Un consigliere comunale non può sottrarsi a ciò che è richiesto ai cittadini che rappresenta”. Il gruppo “Vietri che Vogliamo” rivolge poi un appello alla segretaria comunale, chiamata per legge a garantire la regolarità amministrativa dell’Ente: “Ci chiediamo se l’organo di vigilanza interna, ossia la segretaria comunale, abbia svolto pienamente il proprio ruolo”, dichiara Maurizio Celenta. “C’è stato un silenzio assordante da parte di chi doveva vigilare. La questione non può finire qui”. Il saldo dei tributi chiude forse il capitolo amministrativo-tributario, ma non certo quello politico. Il gruppo consiliare chiede un atto di responsabilità. “La vicenda può avere un’unica e decorosa conclusione: le dimissioni immediate del consigliere comunale coinvolto”, spiegano i componenti del gruppo. “E, se il sindaco era a conoscenza di tutto questo sin dall’inizio, dovrebbe fare altrettanto. Vietri merita trasparenza, serietà e rispetto delle istituzioni”.