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Rinviate le elezioni amministrative, si vota tra settembre e dicembre Attualità Italia e Mondo 

Rinviate le elezioni amministrative, si vota tra settembre e dicembre

Lo slittamento della prossima tornata elettorale amministrativa, deciso oggi dal Consiglio dei ministri, coinvolge sei Regioni (Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto) oltre alla Regione a Statuto speciale della Valle d’Aosta e 1.137 comuni, di cui 567 appartenenti a regioni a statuto ordinario e 570 a regioni a statuto speciale. Tra questi, vanno al voto 18 capoluoghi di Provincia (Agrigento, Andria, Aosta, Arezzo, Bolzano, Chieti, Crotone, Enna, Fermo, Lecco, Macerata, Mantova, Matera, Nuoro, Reggio Calabria, Trani, Trento e Venezia), di cui tre sono anche capoluogo di regione (Aosta, Trento e Venezia) e 4 capoluoghi di regione. Le trattative tra le forze politiche, in particolare quelle appena avviate a inizio marzo per la sperimentazione di alleanze tra M5s e Pd in alcune citta’ e Regioni, come la Puglia, la Liguria e la Campania, hanno subito una frenata nelle ultime settimane a causa dell’emergenza coronavirus e dell’incertezza sulla data della consultazione elettorale, visto che gia’ ai primi di marzo era stato annunciato un rinvio.

Nelle sfide regionali, in Veneto il governatore Luca Zaia (Lega) si ricandida per il terzo mandato consecutivo con pronostici favorevoli anche in rapporto alla gestione dell’emergenza corionavirus. Il Pd si affida al vice sindaco di Padova, Arturo Lorenzoni come sfidante di Zaia, mentre il M5s attraverso la piattaforma Rousseau ha scelto di essere rappresentato dal senatore Enrico Cappelletti. Nelle Marche invece il governatore uscente Luca Ceriscioli (Pd) non si ricandida e i del puntano sul nome di Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia, che pero’ non ha trovato finora i favori di Italia Viva. Mentre i Cinquestelle sulla piattaforma Rousseau hanno votato per il candidato Gian Mario Mercorelli. E Fratelli d’Italia ha lanciato Francesco Acquaroli di Macerata.

In Puglia il governatore Michele Emiliano nei giorni scorsi si e’ detto preoccupato per gli effetti dell’emergenza sul turismo estivo nella Regione, ma anche per una possibile seconda ondata dell’epidemia che potrebbe mettere a rischio le consultazioni amministrative in autunno. Al momento il M5s ha una sua candidatura alla successione di Emiliano, la consigliera regionale uscente Antonella Laricchia. Ma trattative sarebbero in corso per un apparentamento con la coalizione di centrosinistra. Nel centrodestra pugliese, e’ confermata la scelta di Raffaele Fitto a candidato alla successione di Emiliano. L’ex governatore di Forza Italia ha ricevuto l’appoggio di Fratelli d’Italia ma non della Lega. Il partito di Matteo Salvini punta sull’eurodeputato Massimiliano Casanova, patron del Papeete. Anche in Campania le trattative tra Pd e M5s non sono ancora definite. L’attuale presidente Vincenzo De Luca non ha accettato l’invito dei vertici del Pd a “fare un passo di lato” per fare spazio alla candidatura del ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Inoltre De Luca non incontra il favore del movimento delle Sardine campane. Nel centrodestra in Campania si punta sull’ex governatore Stefano Caldoro ma senza la Lega, che preferisco il rettore dell’universita’ di Salerno, Aurelio Tommasetti.

In Liguria il governatore uscente Gianni Toti con la sua lista “Cambiamo” si ricandida per un secondo mandato consecutivo ma per ora senza l’appoggio unanime del centrodestra. Il centrosinistra intanto tenta un’alleanza con i M5s ma ancora deve trovare il nome dello sfidante. In Toscana la successione all’attuale governatore Enrico Rossi e’ affidata dal Pd a Eugenio Giani, presidente del consiglio regionale. Dall’opposizione, le liste piu’ a sinistra non accettano di sostenere Giani e candidano il consigliere uscente Tommaso Fattori, mentre il M5S ha scelto Irene Galletti. A sfidare Giani per il centrodestra e’ l’eurodeputata leghista Susanna Ceccardi, gia’ sindaco del comune di Cascina, in provincia di Pisa, e nello staff di Matteo Salvini. In Valle D’Aosta, Regione a statuto speciale dove si vota per le dimissioni dell’ex presidente Antonio Fosson, indagato per voto di scambio e sostituito dall’assessore Renzo testolina dell’Union Valdotaine, ancora in ballo gli schieramenti politici che si contenderanno i voti con sistema proporzionale mentre il governatore sara’ scelto con elezione di secondo livello all’interno dello stesso consiglio regionale.

Nelle citta’ capoluogo, sei sono le sfide piu’ rilevanti dal punto di vista politico. A Venezia il Pd nazionale ha candidato una figura di primo piano, il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, che sfida il sindaco uscente di centrodestra Luigi Brugnano. Intorno alla candidatura di Baretta, una coalizione ampia di centrosinistra che pero’ al momento non e’ sicuro che includa i partiti Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda. Piu’ confusa, per ora, la compagine politica che porta la citta’ di Viareggio al voto, con i suoi oltre 60 mila abitanti. Il sindaco uscente Giorgio Del Ghingaro, impegnato a ridurre il dissesto finanziario del comune, si candida per un secondo mandato, appoggiando decisamente il candidato governatore della Toscana, Eugenio Giani. Nella citta’ della Versilia, sia il centrodestra che il centrosinistra hanno subito lacerazioni nelle rispettive coalizioni. Il Pd, insieme a molte forze del centrosinistra, appoggia la candidatura di Sandro Bonaceto, e non Del Ghingaro. Mentre nel centrodestra Fratelli d’Italia ha intanto lanciato il nome di Massimiliano Simoni. Ad Arezzo, sempre in Toscana, il centrosinistra ampio, e coadiuvato anche da due liste civiche, lancia la candidatura del medico Luciano Ralli, gia’ capogruppo Pd in Consiglio comunale, per tentare di riconquistare il Comune, ora amministrato dal centrodestra con il sindaco Alessandro Ghinelli.

A Reggio Calabria il sindaco uscente del Pd, l’avvocato trentenne Giuseppe Falcomata’, che nel 2014 ha vinto con il 61 per cento, si presenta per un secondo mandato, con il compito di arrestare la rimonta del centrodestra che a livello regionale ha visto la vittoria di Jole Satelli con il 65 per cento su Filippo Callipo alle elezioni dell’anno scorso. A Trento, il centrodestra ha messo in campo il nome di Alessandro Baracetti, mentre a Bolzano la Lega tenta di confermare al governo della citta’ autonoma l’inedita alleanza con Sudtiroler Volkspartei.

Voto amministrativo tra metà settembre e dicembre

I Consigli regionali che andranno a scadenza tra poco saranno prorogati fino al 31 agosto 2020. La data delle elezioni regionali potrebbe quindi essere fissata fino a 66 giorni dopo, ossia tra il 1 settembre e il 1 novembre. Saranno i Governatori poi a stabilire la data del voto. La finestra prevista per le amministrative, invece, è stata fissata dal 15 settembre al 15 dicembre. L’intendimento del Governo, viene spiegato, sarebbe quello di fissare un election day per una domenica di fine ottobre, tra il 18 e il 25. A questo punto poi starebbe alle Regioni decidere se convergere sulla data.

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