Crisi Treofan a Battipaglia, Jcoplastic si fa avanti per l’acquisto
Dopo quattordici mesi di buio pesto, s’intravedono delle speranze in casa Treofan. Ce le porta Antonio Foresti, patron della “Jcoplastic”- scrive la Città-, il colosso dei contenitori di plastica, che vuol rilevare lo stabilimento della “Treofan” dalle mani della “Jindal”, la multinazionale indiana che, per due volte nel giro d’un anno, ha avviato le controverse procedure di licenziamento collettivo che hanno scatenato l’indignazione di mezza Italia. Sono trascorsi quattordici mesi da quando i lavoratori dello stabilimento battipagliese della “Treofan”, l’azienda del polipropilene coi bilanci in attivo ed un mucchio di commesse, spensero per l’ultima volta i macchinari dello storico opificio: ordine degli indiani della “Jindal”, che soltanto pochi mesi prima, dopo anni di concorrenza spietata, avevano acquisito la “Treofan Europe” dalle mani della “Management & Capitali” di Carlo De Benedetti. Prima lo stop alle attività, poi le procedure di licenziamento collettivo. Di mezzo la messa di Natale al freddo e al gelo, dinanzi ai cancelli dell’azienda, la visita dell’allora vicepremier Luigi Di Maio, la solidarietà delle istituzioni, i sit-in a Palazzo di Città e quelli al Ministero dello Sviluppo Economico, seguiti da riunioni fiume negli stanzoni capitolini, spesso forieri di pessime notizie.
