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Appalti alle cooperative, slitta a marzo il termine dei contratti per la manutenzione del patrimonio cittadino Attualità 

Appalti alle cooperative, slitta a marzo il termine dei contratti per la manutenzione del patrimonio cittadino

Appalti alle cooperative, nuova proroga.  Le procedure per indire la gara d’appalto sono state definite ma i tempi tecnici per chiudere la partita dell’affidamento della manutenzione del patrimonio cittadino rischierebbero d’interrompere una serie di servizi di pubblica utilità. Da qui la decisione di prorogare i contratti che sono già in essere con le coop sociali San Matteo, Eolo, Lavoro Vero ed il Leccio per 90 giorni (fino al 31 marzo) e comunque, come si legge nel testo della determina, “fermo restando la possibilità di un ulteriore tempo nel caso in cui per cause non dipendenti dall’Amministrazione, non sia stato sufficiente terminare le procedure di gara”. Per questi 3 mesi di proroga saranno impegnati 241.205 euro per la manutenzione di alcuni parchi, la rimozione delle deiezioni canine e la pulizia dei marciapiedi di 5 lotti in cui è suddivisa la città. Come si precisa nella determina- scrive Eleonora Tedesco su La Città-, dopo la deliberazione Anac, rettificando il precedente provvedimento, “la giunta ha fornito indirizzo ai dirigenti a svolgere procedure di gara aperte a tutti gli operatori economici, prevedendo l’inserimento negli atti di gara di criteri di selezione premianti per l’impiego di lavoratori svantaggiati in misura non inferiore al 30%, oltre alla previsione della clausola sociale a garanzia dei lavoratori attualmente impiegati dalle cooperative sociali di tipo B”. In sostanza, il privato che si aggiudica la gara dovrà garantire anche una continuità occupazionale ai lavoratori. Tuttavia, la rimodulazione delle procedure – come indicato dall’Anac – con l’apertura dell’affidamento dei servizi di manutenzione a tutti gli operatori economici perchè siano attuate, “necessitano da un minimo di tre a un massimo di cinque mesi”. Tempo che – sostengono dal Comune – avrebbe comportato l’interruzione dei servizi: da qui la proroga. Proprio sul meccanismo di affidamento delle manutenzioni alle cooperative B era finita la lente dell’Anac che aveva messo in evidenza “forti criticità” nel periodo compreso tra il 2013 e il 2017. In particolare, secondo l’Anticorruzione, delle anomalie si sono riscontate con le gare da un importo medio annuale di 800mila euro che il Comune spezzettava in più lotti aggiudicandoli con procedura semplificata. Iter ritenuto non esaustivo e completo “in quanto – secondo l’Anac – non emergono gli obiettivi di reinserimento lavorativo e sociale dei soggetti svantaggiati”. Inoltre, la scelta dell’Amministrazione “di non ricorrere a procedure aperte a tutti gli operatori economici che astrattamente averebbero potuto portare migliori condizioni”, poteva configurare “la violazione del principio di libera concorrenza”.

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