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Investì una disabile: giovane di Salerno a processo per omicidio stradale Cronaca 

Investì una disabile: giovane di Salerno a processo per omicidio stradale

È stato rinviato a giudizio per omicidio stradale il 23enne che nello scorso aprile investì con il suo scooter un’anziana che stava attraversando la strada sulla sedia a rotelle. Francesca Di Florio, 94 anni, madre della consigliera comunale Rosa Scannapieco , morì dopo una settimana di ricovero nel reparto di Rianimazione del Ruggi d’Aragona, a causa del grave trauma cranico riportato nella caduta. Ieri mattina il giudice dell’udienza preliminare Vincenzo Pellegrino ha accolto la richiesta della Procura e ha disposto per il giovane un processo con l’accusa di omicidio stradale, aggravato dal fatto che l’investimento avvenne a ridosso delle strisce pedonali. Era il 13 aprile dello scorso anno quando la signora Di Florio fu investita a Mercatello in lungomare Colombo, nei pressi dell’omonimo stabilimento balneare e della stazione di servizio. Abitava nelle vicinanze, e poco dopo le 6 del pomeriggio stava rientrando a casa accompagnata da un’amica della figlia con cui aveva trascorso un po’ di tempo all’aperto, approfittando della giornata di sole. Non fece in tempo a passare la strada: secondo quanto ricostruirono alcune testimonianze il giovane alla guida dello scooter non l’aveva vista, s’infilo a destra delle automobili che si erano fermate per lasciarla attraversare e, quando si accorse della sua presenza, non fece più in tempo a frenare il ciclomotore. L’anziana fu colpita in pieno e sbalzata dalla carrozzina, finì a terrà sbattendo con violenza la testa e perse conoscenza. Le sue condizioni furono ritenute subito gravissime; intubata dal personale sanitario del 118, fu portata in ambulanza in ospedale e subito ricoverata in terapia intensiva. Spirò una settimana dopo, e il fascicolo d’inchiesta che la Procura aveva aperto per lesioni colpose si trasformò in omicidio stradale. Il 23enne che guidava il ciclomotore fu medicato anche lui in pronto soccorso, per alcune escoriazioni provocate dalla caduta, e fu dimesso poco con una prognosi di pochi giorni. Ora però, per quella distrazione costata la vita a una donna, dovrà affrontare un processo. Fonte: La Città di Salerno

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