You are here
Angri, il consigliere comunale Antonio Mainardi “assolto” dalla Prefettura Politica 

Angri, il consigliere comunale Antonio Mainardi “assolto” dalla Prefettura

«Non ci sono condizioni di incompatibilità, né di incandidabilità ». Ad assolvere il consigliere comunale Antonio Mainardi dopo mesi di dibattiti e polemiche ci ha pensato la Prefettura di Salerno attraverso una nota inviata all’ente di via Crocifisso. L’atto mette il punto a un’intricata vicenda che ha tenuto per mesi il consigliere comunale sul filo del rasoio. Due le questioni che lo vedevano protagonista: da un lato la sua firma al ricorso contro la confisca di beni per un valore di 1,5 milioni di euro a causa di presunti legami tra suo padre, Salvatore Mainardi, ed esponenti della criminalità organizzata locale; dall’altro un debito nei confronti del Comune per il mancato pagamento della tassa Imu relativa agli anni 2012 e 2013. Oggetto del mancato pagamento proprio l’immobile confiscato. Per legge «non può ricoprire la carica di sindaco, presidente della Provincia, consigliere comunale, consigliere metropolitano, provinciale o circoscrizionale » anche «colui che, avendo un debito liquido ed esigibile, rispettivamente, verso il Comune o la Provincia ovvero verso istituto od azienda da essi dipendenti è stato legalmente messo in mora ovvero, avendo un debito liquido ed esigibile per imposte, tasse e tributi nei riguardi di detti enti, abbia ricevuto invano notificazione di cui all’avviso». Su entrambe le questioni si erano espressi e dichiarati tranquilli tanto il sindaco Cosimo Ferraioli quanto il consigliere Mainardi stesso. «La mia storia è differente da quella di mio padre – aveva voluto precisare quest’ultimo – che poi non è mai stato condannato e paga soltanto per un rapporto di parentela. Tuttavia il mio percorso politico non deve essere intaccato dalla vicenda familiare». Sereno anche sulla questione Imu: «Mai ricevuti avvisi di accertamento», aveva detto Mainardi. I mancati pagamenti potrebbero risalire a quando l’immobile in questione non era già più nelle sue disponibilità. Garantista dal primo momento anche il sindaco Ferraioli. Ma – di concerto con Mainardi – era stato proprio il primo cittadino a richiedere l’intervento della Prefettura di Salerno. Un’operazione di garanzia, la sua, effettuata con il duplice scopo di fugare ogni dubbio sull’incompatibilità e l’incandidabilità e di rispondere all’opposizione consiliare, che intanto premeva perché si facesse chiarezza sulla vicenda. Negli ultimi mesi si era anche già parlato di chi sarebbe andato ad occupare la poltrona lasciata vacante in consiglio da Antonio Mainardi. Ma il consigliere leghista – ha detto la Prefettura – per ora può restare al suo posto nell’assise cittadina. Fonte: La Città di Salerno

scritto da 







Related posts