Dubbi sulle liquidazioni al “Ruggi” di Salerno: Polichetti (Udc) rilancia la denuncia sull’ex manager D’Amato  

Sta suscitando attenzione e interrogativi la richiesta di chiarimenti avanzata dal sindacato Fisi di Salerno in merito a presunte disposizioni di liquidazione di somme economiche precedentemente sospese all’interno dell’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi” di Salerno. Una vicenda che, secondo quanto segnalato dal sindacato, coinvolgerebbe l’ex direttore generale Vincenzo D’Amato e che chiama in causa profili di correttezza amministrativa, contabile e di trasparenza dell’azione pubblica.

Sulla questione interviene Mario Polichetti, responsabile nazionale del Dipartimento Salute dell’Udc, che rilancia con forza la denuncia della Fisi Salerno e chiede un chiarimento ufficiale da parte dell’Azienda.

«Quando circolano notizie di questo tenore – dichiara Polichetti – non è più sufficiente il silenzio. È doveroso che la direzione dell’Azienda “Ruggi” di Salerno chiarisca in modo netto e documentato se vi siano state o meno disposizioni finalizzate alla liquidazione di somme precedentemente sospese. La sanità pubblica vive di fiducia e la fiducia si fonda sulla trasparenza».

Il riferimento è alle voci secondo cui l’ex manager, dopo aver sospeso la corresponsione del proprio trattamento economico a seguito di un’interrogazione parlamentare, avrebbe successivamente disposto, prima della cessazione dell’incarico, la liquidazione delle somme in proprio favore.

«Se queste notizie fossero infondate – prosegue Polichetti – una smentita ufficiale sarebbe il modo migliore per tutelare l’immagine dell’Azienda e dei suoi lavoratori. Se invece emergessero criticità, allora si dovrà procedere senza esitazioni secondo quanto previsto dalla legge. Non possono esistere zone d’ombra, soprattutto in un settore delicato come quello sanitario».

Il responsabile nazionale del Dipartimento Salute dell’Udc sottolinea inoltre il ruolo svolto dal sindacato: «La Fisi di Salerno ha fatto bene a sollevare la questione. Segnalare possibili anomalie non significa attaccare un’istituzione, ma difenderla, chiedendo che ogni atto sia improntato alla massima correttezza».

«La politica e le istituzioni – conclude Polichetti – hanno il dovere di garantire che le risorse pubbliche siano gestite in modo irreprensibile. Per questo chiediamo risposte chiare e tempestive: la trasparenza non è un optional, è un obbligo verso i cittadini e verso tutti gli operatori della sanità».