Associazione Ottantaquattrocento: “femminicidio a Cava dei Tirreni non è un caso isolato ma un sistema che fallisce”
A Cava dei Tirreni una donna di 40 anni, Anna Tagliaferri, è stata uccisa dal compagno, che poi si è suicidato.
Un’altra violenza maturata in casa, nello spazio che dovrebbe essere il più sicuro. Anna era un’imprenditrice, una donna autonoma, attiva, presente nel tessuto sociale ed economico del territorio. Eppure non è bastato. Questo femminicidio ci ricorda, ancora una volta, che la violenza di genere riguarda tutte le categorie sociali, senza distinzione di ruolo, reddito, istruzione o indipendenza.
Non esistono donne “più protette” di altre quando il sistema fallisce.
Ogni femminicidio non è un fatto isolato: è una ferita collettiva, il risultato di una violenza strutturale che continua a essere tollerata, minimizzata, rimandata. È il prodotto di silenzi, di assenze, di responsabilità mai davvero assunte.
C’è un vuoto politico sulla violenza di genere, a tutti i livelli, e la legge sul femminicidio è palesemente insufficiente e inefficace.
Le donne continuano ad essere, ieri come oggi, l’anello più debole della società. Non bastano le parole di cordoglio.
Non bastano le commemorazioni a tragedia avvenuta. Serve prevenzione reale, educazione affettiva, tutela concreta, giustizia che sappia arrivare prima, non dopo.
OTTANTAQUATTROCENTO esprime profondo cordoglio,
Per Anna.
Per tutte le donne.
Perché il silenzio, oggi, non è più tollerabile.
Associazione Ottantaquattrocento





