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Ambiente, Raee: l’Italia cresce ma la Campania rallenta, Salerno sopra la media con 3,48 kg pro capite Attualità zonarcs 

Ambiente, Raee: l’Italia cresce ma la Campania rallenta, Salerno sopra la media con 3,48 kg pro capite

La raccolta dei RAEE torna a crescere in Italia nel 2024, ma la Campania conferma un quadro ancora critico, nonostante volumi complessivi significativi. A rivelarlo è il dossier “Facciamo secco il sacco” diffuso da Legambiente Campania in occasione della Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti. Nella regione sono state raccolte 16.897 tonnellate di rifiuti elettronici, ma il dato pro capite – appena 3,02 kg per abitante – resta il più basso d’Italia.

Salerno seconda in Campania per raccolta pro capite

All’interno della regione, la fotografia restituisce una forte disomogeneità. Accanto alla performance positiva della provincia di Caserta, che guida la classifica regionale con 5,21 kg per abitanteSalerno si attesta al secondo posto con 3,48 kg pro capite, un risultato superiore sia alla media campana sia alle altre realtà del Mezzogiorno.

La provincia salernitana si conferma anche tra le più strutturate dal punto di vista logistico: presenta 154 siti di conferimento – 121 centri comunali di raccolta (CdR) e 28 luoghi di raggruppamento (LdR) – con una quota di RAEE gestita tramite CdR pari all’87,5%. Una rete più estesa anche rispetto a Napoli, che pure movimenta i volumi più consistenti.

Il contesto regionale: dati e criticità

L’analisi evidenzia un miglioramento nazionale (358.138 tonnellate raccolte, +2,5% sul 2023), ma in Campania restano elevati gli scarti non intercettati dai canali ufficiali. Il capoluogo regionale, Napoli, pur totalizzando 6.483 tonnellate, si ferma a soli 2,18 kg pro capite, rivelando una partecipazione dei cittadini ancora insufficiente.

Legambiente punta il dito contro tre criticità:

  • disomogeneità territoriale nella gestione;

  • flussi informali e non tracciati, che sottraggono materiali al circuito legale;

  • scarsa consapevolezza dei cittadini, spesso ignari delle corrette modalità di conferimento.

L’impegno dei territori: incentivi e nuove regole

Nel 2024 i “premi di efficienza” riconosciuti ai gestori virtuosi hanno superato 1,18 milioni di euro, con Caserta in testa (560mila euro). A Napoli 365mila euro, mentre Salerno, pur non tra le prime per premi assegnati, si distingue per una rete capillare di conferimento e per un rapporto siti/abitanti tra i più alti della regione.

Un impulso positivo arriva dalla Legge 166/2024, che obbliga tutti i rivenditori di apparecchiature elettroniche a registrarsi nel sistema di tracciabilità del CdC RAEE. In Campania, entro fine 2024, le iscrizioni sono salite a 191 esercizi, segno di un progressivo allineamento alle norme europee.

RAEE e traffici illegali: il “lato oscuro” del settore

Legambiente richiama l’attenzione anche sulle filiere parallele: in Europa ogni anno circa 1,3 milioni di tonnellate di RAEE sfuggono ai circuiti legali, mentre a livello mondiale solo il 17-20% dei rifiuti elettronici viene riciclato correttamente.

La Campania non fa eccezione: nel 2023 ha registrato la raccolta pro capite più bassa d’Italia, con oltre il 12% in meno rispetto all’anno precedente, anche a causa di smaltimenti impropri e canali non autorizzati.

Imparato (Legambiente): “Serve un salto culturale”

«La gestione dei RAEE – osserva Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania – è una delle sfide decisive per la transizione verso un’economia circolare. Serve rafforzare la rete degli impianti, contrastare i flussi informali e aumentare la consapevolezza dei cittadini».

Imparato sottolinea inoltre la necessità di centrare gli obiettivi UE e del Critical Raw Materials Act, che punta a ricavare almeno il 25% delle materie prime critiche da attività di riciclo.

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