Il procuratore nazionale antimafia Cafiero de Raho: «’Ndrine e droga al porto di Salerno»
Il porto di Salerno approdo privilegiato del narcotraffico gestito dalla ’ndrangheta; inserito dalla Dna nella lista nera di quegli scali dove la criminalità organizzata calabrese gode di «articolazioni fisse» per l’arrivo e lo smistamento della droga.
La fonte non potrebbe essere più autorevole: è il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho , intervistato nella trasmissione Rai “Che tempo che fa”, a parlare dello scalo salernitano come uno di quelli utilizzati per fare entrare in Italia fiumi di cocaina.
Qui (come ad Anversa, Rotterdam, Gioia Tauro, Genova, Livorno e Napoli) le ’ndrine avrebbero un’organizzazione stabile: «Cooperative di portuali – spiega il procuratore – che agevolano l’ingresso della cocaina». Da quel momento inizia poi il viaggio su gomma verso il resto dell’Italia e le mete europee, con l’aiuto di trasportaori albanesi e di gruppi malavitosi turchi, a cui è demandata la modifica dei veicoli per renderli più difficilmente rintracciabili. (fonte: lacittadisalerno)