Il comitato anti botti e rumori selvaggi di Cava de’ Tirreni scrive ad autorità, vescovo e Pontefice
L’avvocato Alfonso Senatore, professore Luigi Gravagnuolo, onorevole Flora Calvanese, l’avvocato Filippo Meluso, il colonnello Carlo De Martino, il dottore Alfonso De Stefano del Comitato anti botti e rumori selvaggi, scrivono a sindaco di Cava de’ Tirreni, prefetto e questore di Salerno, Vescovo della Diocesi Cava-Amalfi Orazio Soricelli e al Santo Padre Leone XIV
“Come sicuramente Le sarà noto, di recente, soprattutto nel corso dei solenni festeggiamenti di Santi, anche patroni, è stata rinnovata la pratica dell’accompagnamento degli stessi con fuochi d’artificio e scampanii assordanti.
Gli stessi si protraggono ormai quasi quotidianamente, per più volte al giorno e per un tempo prolungato, costituendo illegalità e fonte di disagio per persone, soprattutto infanti, anziani, ammalati, animali domestici e selvatici.
Diverso potrebbe essere il modo per festeggiare, utilizzando ad esempio i fuochi artistici e musicali.
Gli stessi usati dal Santo Padre per il suo compleanno e per gli eventi del Giubileo.
Sicuri della Sua attenzione e disponibili ad un incontro, che qui Le sollecitiamo, Le rivolgiamo distinti saluti”.





