Salerno, Cirielli presenta del liste per le regionali: la mia Campania partirà dalla sanità
Presentati questa mattina al Polo Nautico di Salerno i nove candidati al Consiglio Regionale della lista “Fratelli d’Italia-Giorgia Meloni per Cirielli”, a sostegno del vice ministro agli Esteri e candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione Campania, Edmondo Cirielli.
In una sala gremita di sostenitori, sono saliti sul palco accanto al candidato anche l’onorevole Imma Vietri e il sottosegretario Antonio Iannone. La compagine salernitana si compone di quattro donne – Annalisa Della Monica, Fiordelisa Leone, Maria Gabriella Nicastro e Daniela Ugliano – e cinque uomini – Nunzio Carpentieri, Peppe Fabbricatore, Salvatore Gagliano, Aniello Gioiella ed Ernesto Sica.
Durante l’evento, il focus è stato puntato su uno dei temi più caldi della campagna elettorale: la sanità in Campania. “Dov’è la nostra sanità? – ha tuonato Cirielli – potrebbe sembrare il titolo di un film dell’orrore, ma è la realtà quotidiana per migliaia di campani, vittime di un sistema burocratico farraginoso e inefficiente che mina il diritto alla salute”.
Il vice ministro ha denunciato una situazione ormai al limite nei pronto soccorso, evidenziando come la Campania detenga “il più alto tasso di mortalità durante il parto” e spenda “oltre 210 milioni di euro per curare i propri pazienti fuori regione”, nonostante la presenza di numerose eccellenze mediche locali.
Cirielli ha poi posto l’accento su problemi cronici come le liste d’attesa interminabili, le agende elettroniche bloccate e la scarsa trasparenza dei dati sanitari, elementi che – a suo dire – fanno della Campania una delle regioni più in difficoltà del Paese in ambito sanitario.
Nel suo programma, il candidato del centrodestra promette una riforma immediata del sistema: “Nei primi 100 giorni da Presidente istituirò un Garante regionale della sanità, eletto con maggioranza qualificata dal Consiglio, e una commissione di controllo sulla trasparenza dei dati. Dobbiamo riportare fiducia e dignità nella sanità pubblica”.
Infine, l’affondo: “L’attuale organizzazione dei pronto soccorso è inaccettabile, con gravi carenze di personale. La politica deve uscire dagli ospedali e lasciare spazio alla competenza, assicurando a tutti i cittadini cure efficaci e tempestive”.





