You are here
Anziano pestato in villa comunale a Cava de’ Tirreni, arrestato 48enne Provincia Provincia e Regione zonarcs 

Anziano pestato in villa comunale a Cava de’ Tirreni, arrestato 48enne

Aggressione all’interno della Villa comunale “Falcone e Borsellino” di Cava de’ Tirreni. Un 77enne è stato brutalmente aggredito a calci e pugni dal 48enne P.R., già noto alle forze dell’ordine e arrestato ieri pomeriggio. L’anziano si sarebbe trovato come di consueto all’interno dell’area verde del comune metelliano e mentre stava scambiando qualche parola con un coetaneo il 48enne, anch’egli abituale frequentatore del parco, avrebbe aggredito improvvisamente l’uomo, colpendolo ripetutamente con calci e pugni. La scena, secondo le testimonianze, si è consumata in pochi istanti ma con una violenza tale da lasciare il 77enne riverso a terra, privo di sensi e con evidenti ferite al volto e al corpo. Alcuni passanti, attoniti di fronte a quanto stava accadendo, hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine e i soccorsi. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, che dopo aver prestato le prime cure hanno trasportato d’urgenza l’anziano al Pronto soccorso dell’ospedale “Ruggi” di Salerno. L’anziano è stato ricoverato in codice rosso e si trova in prognosi riservata. L’aggressore è stato fermato dai  poliziotti del locale commissariato, diretti dal vice questore aggiunto Roberto Fioravante Lanzetta, insieme agli agenti della Squadra mobile di Salerno, agli ordini del vice questore Elvio Barbati, hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dei fatti. Il 48enne, condotto in commissariato, ha negato ogni responsabilità, sostenendo di essersi soltanto avvicinato all’anziano per prestargli soccorso dopo averlo trovato riverso a terra. Una versione che, tuttavia, non ha convinto i poliziotti, che ora stanno vagliando ogni elemento utile. Denunciato nella giornata di lunedì, ieri pomeriggio il 48enne è stato arrestato e trasferito al carcere di Salerno con l’accusa di tentato omicidio. Il movente dell’aggressione resta al momento ignoto. Gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi: da un litigio degenerato per futili motivi a un gesto di violenza immotivato. La vicenda ora finirà davanti ai giudici del Tribunale di Nocera Inferiore con la convalida del fermo e in quella circostanza l’indagato potrebbe ulteriormente fornire la propria versione.

scritto da 







Related posts