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Smantellata rete di spaccio di droga a Positano e in Costiera: sette misure cautelari Provincia Provincia e Regione zonarcs 

Smantellata rete di spaccio di droga a Positano e in Costiera: sette misure cautelari

Una fiorente attività di spaccio di cocaina tra Positano, Penisola Sorrentina e Torre Annunziata è stata scoperta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, che nella mattinata di oggi hanno eseguito sette misure cautelari personali nelle province di Napoli, Salerno, Cosenza, Lecce e Pescara, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica.

Gli indagati sono gravemente sospettati di detenzione illegale e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dai Carabinieri della Compagnia di Sorrento.

L’indagine ha preso avvio da un semplice controllo stradale effettuato agli inizi del 2023 nei confronti di uno dei soggetti coinvolti, sorpreso alla guida di un’auto di grossa cilindrata mentre effettuava manovre pericolose e sorpassi azzardati. Da quell’episodio, apparentemente isolato, è emerso un vasto giro di spaccio attivo lungo la costa, con oltre 80 episodi di cessione di cocaina documentati tra marzo e ottobre 2023.

Attraverso osservazioni, pedinamenti e intercettazioni telefoniche, realizzate anche con il supporto dei Carabinieri della Compagnia di Amalfi, è stato possibile ricostruire una rete di traffico di droga con base operativa a Positano e ramificazioni fino a Torre Annunziata. I principali clienti erano turisti, soprattutto stranieri, oltre a consumatori locali.

Durante i controlli sono stati sequestrati oltre tre etti di cocaina già suddivisi in dosi, pronti per la vendita al dettaglio.

Per due indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre per un 32enne e un 50enne di Positano sono stati disposti gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Un altro soggetto dovrà rispettare il divieto di dimora in provincia di Salerno con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, mentre per un quinto indagato è stato stabilito il divieto di dimora a Positano. L’ultimo coinvolto dovrà invece presentarsi periodicamente alla polizia giudiziaria.

Le indagini proseguono per delineare completamente i canali di approvvigionamento e la rete dei contatti dell’organizzazione.

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