Inquinamento del Sarno, controlli a tappeto. Il sindaco di Scafati: “Reati penali, non di competenza del Comune”
“Con la nostra polizia municipale, abbiamo lavorato intensamente in queste settimane e stiamo continuando a farlo controllando il territorio rispetto alla problematica dell’ inquinamento e degli scarichi nel Fiume negli affluenti e nei canali. Adesso, però, finalmente qualcosa sembra sicuramente più chiaro”, lo afferma il sindaco di scafati Pasquale Aliberti. “Innanzitutto per questo tipo di reati, le sanzioni sono penali e non immediate. Le industrie che insistono nei 19 km² di Scafati e che scaricano in acque superficiali sono state tutte controllate, anche se per alcune siamo ancora in attesa dei risultati per avere la certezza di chi realmente è rientrato o meno nei limiti. In caso diverso, sarà deferito all’A.G. Purtroppo, ripeto, non si tratta di sanzioni amministrative e quindi violazioni previste dal Testo unico ambientale e non sono perseguibili nell’immediato. Nel nostro territorio il grosso dell’inquinamento, io direi anche 90% proviene da altri comuni e in particolare dai paesi limitrofi.
Uno dei problemi più grandi che abbiamo riscontrato è il depuratore di Ortoloreto, quello che fa riferimento all’aria industriale Angri – Sant’Egidio del Monte Albino. In particolare due grosse industrie di Angri, avendo lo scarico in fogna, hanno parametri molto più larghi rispetto a quelli tabellati con il depuratore che va in difficoltà, in sofferenza, scaricando il tutto nel Rio Sguazzatorio.
Inutile riversare responsabilità su livelli istituzionali che non hanno nessuna competenza!
È chiaro da una vita che i controlli dovrebbero essere in capo alla Gori per chi scarica in fogna mentre ARPAC dovrebbe effettuare controlli per chi lavora in AIA o in AUA. Noi abbiamo dato supporto a tutti e indicazioni puntuali a chi ha il compito di intervenire.
È chiaro, anche, che chi scarica in acque superficiali deve farlo nei limiti di valori molto restrittivi previsti dalle tabelle. È chiaro ancora di più che qualche fabbrica scafatese che è sotto il mirino della politica, controllata 20 volte, non ha mai dato risultati nelle analisi fuori limite tranne una volta in cui i risultati erano borderline.
Non vogliamo difendere nessuno perché davanti a reati ambientali non guardiamo in faccia a nessuno!
Tra l’altro, per essere ancora più chiari, non siamo i soli a fare i controlli ma vi sono organi superiori a partire anche dal NOE di cui abbiamo piena fiducia. A breve i risultati saranno ufficiali e definitivi e chiederò vengano resi noti affinché tutti voi sappiate. Perché gli imprenditori seri vanno difesi e gli imprenditori delinquenti vanno messi al margine. Tutto questo, in attesa di completare la più grande opera di sottoservizi, quella rete fognaria alla quale in questi due anni abbiamo dato una importante accelerata prendendoci la responsabilità di qualche chiusura stradale che tanti disagi pure hanno creato”.





