Movida impazzita a Eboli tra schiamazzi e musica alta fino a notte fonda
Dopo una settimana di tregua, via Vittorio Veneto a Eboli è tornata ad essere ostaggio della movida incontrollata. Musica ad alto volume, ben oltre i limiti di legge, proveniente da un noto bar della zona ha fatto nuovamente esplodere la rabbia dei residenti, esasperati da un problema che si ripete puntualmente ogni venerdì sera. Le lamentele si moltiplicano: il bar diffonderebbe musica a volume assordante senza alcun rispetto per le norme sull’inquinamento acustico, lasciando nel silenzio più totale chi dovrebbe vigilare. Nel mirino finiscono le istituzioni locali, a cominciare dal sindaco Mario Conte, che – denunciano i cittadini – non avrebbe mai fatto visita al quartiere per affrontare la questione. Anche l’assessore Antonio Corsetto, scrive la Città, che abita a meno di 100 metri dal bar incriminato, viene accusato di indifferenza. «Chiamiamo carabinieri e vigili, ma non si vede nessuno. Dobbiamo pagare un fonometro privato per misurare i decibel? È assurdo», dicono i residenti, stanchi di sentirsi abbandonati. Il paradosso è che, mentre la musica assordante rimbombava fino a via Matteotti, piazza XXV Aprile e la statale 19, i vigili urbani erano a pochi passi, impegnati in un evento pubblico in piazza della Repubblica. Ma nessuno è intervenuto.
Le proteste si fanno più forti: «Paghiamo le tasse, ma nessuno ci tutela. È uno scandalo indecente». Il malcontento cresce e si estende, e la “movida dei cafoni”, come è stata ribattezzata dai cittadini, rischia di diventare un caso politico e sociale.





