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A Sarno “seduta consiliare celebrata in violazione del regolamento”, Aliberti (NM): “Uno schiaffo alla democrazia. Mi rivolgerò al Prefetto” Provincia Provincia e Regione zonarcs 

A Sarno “seduta consiliare celebrata in violazione del regolamento”, Aliberti (NM): “Uno schiaffo alla democrazia. Mi rivolgerò al Prefetto”

Consiglio comunale lampo al Comune di Sarno, convocato in seduta straordinaria e pubblica, in seconda convocazione, per venerdì 18 luglio 2025, alle ore 18:00 per le ore 19:00, con termine alle ore 24:00. Ma alle ore 18.30 circa era già tutto finito.

D’altronde un consiglio comunale importante che prevedeva tra gli altri punti l’approvazione di una Variazione al Bilancio di Previsione Finanziario 2025/2027 (Art. 175, comma 2, del D. Lgs. n. 267/2000); Salvaguardia degli Equilibri per l’esercizio 2025, ai sensi dell’art. 193 del D.Lgs. n. 267/2000; Disposizioni in materia di definizione agevolata delle entrate tributarie coattive del Comune di Sarno — riapertura dei termini della definizione agevolata di cui alla Delibera di Consiglio Comunale n. 36/2023.

Tutto votato senza garantire la presenza la partecipazione di tutti i consiglieri che giustamente si stavano recando al comune per le 19, come da convocazione.

Sull’episodio è intervenuta Maria Rosaria Aliberti, consigliere comunale di Noi Moderati:

“Quello che è accaduto al Comune di Sarno ieri 18 luglio è di una gravità inaudita. – spiega il consigliere comunale di Noi Moderati Maria Rosaria Aliberti – Il Consiglio comunale, convocato in seconda convocazione per discutere temi di straordinaria importanza – dalla salvaguardia degli equilibri di bilancio alla variazione del bilancio e al riconoscimento di debiti fuori bilancio – si è trasformato in una seduta lampo, celebrata di fatto in violazione del regolamento e senza garantire la partecipazione di tutti i consiglieri.
Io, Consigliere comunale regolarmente in carica, non sono stata messa nelle condizioni di partecipare. E non si è trattato di un disguido: i fatti documentati dimostrano un mix pericoloso di incompetenza e scelte politiche che minano la democrazia locale.

Violazioni gravi e documentate. Convocazione sbagliata e ambigua

L’atto ufficiale di convocazione (prot. 0030029/2025), firmato dal Presidente del Consiglio, indicava che la seduta in seconda convocazione si sarebbe tenuta “alle ore 18:00 per le ore 19:00”. Una formula impropria, perché l’art. 30 del Regolamento stabilisce in modo chiaro che in seconda convocazione non esiste alcuna ora di tolleranza.

L’orario indicato è perentorio e rappresenta l’effettivo inizio dei lavori.

Notifica irregolare

La comunicazione è avvenuta solo via email, senza alcuna attestazione formale di consegna e senza firma di ricezione, come richiesto dagli artt. 25 e 26 del Regolamento. Non vi è alcuna garanzia che tutti i consiglieri abbiano ricevuto l’avviso nei termini di legge.

Consiglio anticipato e celebrato di nascosto

Alle ore 18:45 mi sono recata in Aula consiliare in anticipo rispetto all’orario indicato nella convocazione ufficiale, ma ho trovato la seduta già conclusa. In appena 40 minuti, la maggioranza ha liquidato otto punti all’ordine del giorno, tra cui delibere di enorme rilevanza per la città.
È legittimo chiedersi se si sia trattato di una leggerezza o di una scelta consapevole per impedire la presenza di voci critiche. La verità è che qualcuno si è accorto tardi dell’errore formale nella convocazione… ma invece di rettificarlo con un atto conforme al regolamento, Sindaco, Segretario, Presidente del Consiglio e consiglieri di maggioranza hanno deciso di andare avanti, accordandosi informalmente per anticipare i lavori alle ore 18:00.

Nessuna rettifica. Nessuna comunicazione correttiva. Nessun rispetto delle regole.

Non intendo permettere che un episodio del genere si ripeta.

Chiederò formalmente al Presidente del Consiglio e al Segretario generale il riconoscimento dei vizi procedurali e la revoca in autotutela delle delibere approvate;

Mi rivolgerò al Prefetto di Salerno per segnalare il mancato rispetto delle regole e chiedere verifiche urgenti sul funzionamento dell’organo consiliare.
Se a Sarno diventa prassi ignorare le regole formali nella convocazione di una seduta, la funzione democratica del Consiglio comunale viene svuotata. La democrazia non si gestisce a convenienza, la trasparenza non è negoziabile e i consiglieri comunali non possono essere ridotti a comparse di un copione già scritto.

Mi batterò in tutte le sedi, politiche e istituzionali, per difendere il mio ruolo e quello di ogni cittadino che pretende rispetto delle regole come base della convivenza civile”, conclude la Aliberti .

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