Droga e affari nei Picentini e nella Piana del Sele: un secolo e mezzo di reclusione
Sei sconti di pena e dieci condanne confermate. E’ il bilancio della sentenza d’Appello del processo figlio di Alleanza, la maxi-inchiesta che dimostrò la sussistenza d’un accordo, in nome del traffico di droga e degli affari illeciti tra gli epigoni dei clan Pecoraro-Renna e De Feo, gli stessi che s’erano contrapposti nei decenni della sanguinosa guerra di camorra nel comprensorio tra i Picentini e le porte della Piana del Sele. Confermati, scrive la Città, i 30 anni di reclusione per Vito De Feo (fratello dei boss Carmine e Pasquale) e i 26 per Enrico Bisogni, il “gemello” ritenuto attuale reggente del clan Pecoraro e detenuto al 41-bis, entrambi di Bellizzi. Sedici anni e dieci mesi per il “luogotenente” Enrico Principato, 13 anni e quattro mesi per Michele Bisogni e otto anni e dieci mesi per suo fratello Aldo Antonio, tutti e tre di Bellizzi. Due anni e mezzo per Ciro Sabatino di Pimonte e Nello Diodato di Salerno, due anni per Francesco Pellegrino e 14 mesi per Pasquale Principato di Sant’Angelo a Fasanella.