Sanità, Vietri (FdI): “Dati Istat allarmanti su rinuncia cure da parte dei salernitani”
“Un salernitano su dieci decide di non curarsi a causa delle liste d’attesa troppo lunghe o perché non può permettersi le cure necessarie. Nel 2024, in particolare, circa 100 mila persone della provincia di Salerno hanno rinunciato a visite ed esami specialistici. Un dato davvero preoccupante che dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il fallimento delle politiche messe in atto, negli ultimi dieci anni, da De Luca nella gestione del sistema sanitario regionale”. Lo dichiara il deputato salernitano di Fratelli d’Italia Imma Vietri commentando i dati del Rapporto annuale 2025 dell’Istat. “L’astensione da prestazioni fondamentali per la prevenzione e la cura è in crescita sia rispetto al 2023, quando in 75mila si astenevano, sia rispetto al periodo pre-pandemia, quando erano in 63 mila. La rinuncia alle cure colpisce soprattutto le donne e gli adulti 45-54 anni. Contemporaneamente, aumenta il ricorso alle strutture private (si è passati dal 19,9% del 2023 al 23,9% del 2024)”. “A questi dati allarmanti – aggiunge Vietri – si sommano altri enormi problemi irrisolti da anni, a partire dalla grave carenza di personale che colpisce moltissime strutture ospedaliere del territorio salernitano e campano. L’ultimo caso riguarda il reparto di Geriatria dell’ospedale di Polla, già declassato nei mesi scorsi (da unità complessa è diventata unità semplice dipartimentale), che è in forte affanno poiché può contare sulla presenza di soli due medici effettivi. Una situazione difficile per un reparto con 14 posti letto a disposizione di un’area vasta, come quella del Vallo di Diano, con un’età media della popolazione molto alta”. “E’ evidente ormai a tutti che i proclami del presidente De Luca, che detiene per se da sempre la delega alla Sanità, lasciano il tempo che trovano a fronte di una realtà davvero drammatica. Non si può continuare a ignorare il grido d’aiuto di migliaia di cittadini che si sentono abbandonati e del personale sanitario che non riesce a lavorare in modo dignitoso. In questa direzione dovrà lavorare il prossimo governo regionale, che avrà il compito di recuperare un gap importante in termini di prestazioni, strutture e personale” conclude Vietri.