Omicidio Vassallo, Peppe Cipriano “Odeon”: “Ora la verità sulla morte del sindaco”
«Ora la Procura di Salerno e la magistratura non facciano lo stesso errore, cioè non ascoltare». Sono le prime parole dell’imprenditore scafatese Giuseppe Cipriano (detto “Peppe Odeon”), appena tornato libero dopo la decisione del tribunale del Riesame di Salerno arrivata dopo l’annullamento dell’ordinanza d’arresto (con richiesta di nuova valutazione del tribunale della libertà) decisa dalla Cassazione. Venerdì è arrivata la cancellazione della misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Salerno per tre dei quattro indagati nell’inchiesta per l’omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica assassinato nel settembre del 2010 e la cui morte resta avvolta nel mistero ormai da 15 anni.
Cipriano, dunque, a poche ore dalla scarcerazione, si sofferma in primis sulla parte umana della vicenda che lo ha riguardato: «Dopo più di sette mesi di custodia cautelare in carcere, oggi dico di avere avuto solo la fortuna di avere mia moglie, la mia famiglia e il mio avvocato vicini. Il mio difensore Giovanni Annunziata ha agito primo come uomo e poi come avvocato». Ma non si esime anche dal commentare la vicenda del “sindaco pescatore”: «Comprendo anche la tragedia di Vassallo e vorrei che si facesse luce seriamente sulla vicenda e si individuassero i veri colpevoli di questo assassinio». Lo scrive oggi la Città. Cipriano, poi, ritorna alla parte giudiziaria: «Vorrei, al di là di tutto, un chiarimento sulla mia posizione, visto che ad oggi è stata la Corte di Cassazione a reinterpretare e chiarire la mia vicenda. Ripeto, mi auguro solo che la procura di Salerno e in generale che la magistratura non faccia lo stesso errore, cioè quella di non ascoltare, non ascoltarmi».