Consigliere di minoranza di Eboli denuncia aggressione verbale del comandante della Municipale
Denuncia del consigliere comunale di opposizione Giuseppe Norma, che ha reso pubblica la sua versione dei fatti attraverso una nota indirizzata al Sindaco di Eboli, Mario Conte, alla Giunta comunale e all’intero Consiglio comunale. Durante la riunione della 1ª Commissione Bilancio, presieduta dal consigliere Adolfo Lavorgna, Norma ha dichiarato di essere stato vittima di una violenta aggressione verbale da parte del Comandante della Polizia Municipale, convocato per rispondere a quesiti relativi al tema della sicurezza cittadina, in particolare alla gestione delle telecamere di videosorveglianza. Lo scrive la Città. Secondo quanto riportato dal consigliere, il comandante, incalzato su questioni legate alla sicurezza, avrebbe reagito con “scatti d’ira”, rivolgendogli offese e ingiurie. Norma evidenzia che solo la presenza degli altri componenti della Commissione — Vito Maratea, Pierluigi Giarletta, Cosimo Naponiello, Antonio Alfano e Marianna Villecco — avrebbe impedito che il diverbio degenerasse in un’aggressione fisica. “Mai mi sarei aspettato di assistere ad uno spettacolo del genere in una sede istituzionale”, scrive Norma. “Mi preoccupo per la mia incolumità e quella della mia famiglia.” Al centro del confronto acceso ci sarebbe stata la mancata risposta a interrogativi riguardanti la gestione e il funzionamento del sistema di videosorveglianza nel territorio comunale. Norma sottolinea di aver chiesto chiarimenti su un tema cruciale come la sicurezza urbana, ma di aver ricevuto in cambio un atteggiamento che reputa inaccettabile da parte di un dirigente pubblico. Il consigliere ha inoltre chiesto la diffusione degli audio della riunione, che il comandante avrebbe registrato con il proprio cellulare, affinché venga fatta piena luce sull’accaduto. “Non ho intenzione di fermarmi — conclude Norma — né di darla vinta a chi cerca di impedire, con atteggiamenti prepotenti, la ricerca di verità e trasparenza per la città”. Al momento non è pervenuta una replica ufficiale da parte del comandante della Polizia Municipale o dell’amministrazione comunale. La vicenda potrebbe avere strascichi politici e istituzionali, soprattutto alla luce del clima teso che si respira attorno ai temi della sicurezza e della trasparenza amministrativa.