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Legge regionale, dopo la Campania il governo impugna anche quella di Trento Attualità Primo piano 

Legge regionale, dopo la Campania il governo impugna anche quella di Trento

Dopo il caso Campania, il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’impugnazione anche della legge approvata dalla Provincia autonoma di Trento, che innalza da due a tre il limite dei mandati consecutivi per il presidente della giunta provinciale. La norma, votata lo scorso aprile, è ora destinata al vaglio della Corte costituzionale.

La decisione agita le acque nella maggioranza, in particolare nel campo della Lega, da sempre contraria al vincolo dei due mandati. A essere direttamente interessato è Maurizio Fugatti, attuale governatore trentino e figura di spicco del partito di Matteo Salvini.

Il provvedimento segue a stretto giro la scelta del Governo di impugnare la legge campana, che avrebbe consentito al presidente Vincenzo De Luca di ricandidarsi per un terzo mandato consecutivo. La Consulta, con quella sentenza, ha escluso tale possibilità per le Regioni ordinarie, suscitando conseguenze politiche anche in Veneto, dove Luca Zaia, altro big della Lega, resterà fermo al termine dell’attuale mandato.

Dal Carroccio si tende ora a frenare: si attende con cautela la pronuncia della Corte, che potrebbe decidere in maniera differente per le Regioni e le Province a statuto speciale. Un’eventualità che interessa da vicino anche il Friuli Venezia Giulia, dove il governatore Massimiliano Fedriga potrebbe valutare la possibilità di una nuova candidatura.

«Una volta sollevata la questione, ogni decisione della Consulta andrà accettata», filtra da ambienti leghisti, che sperano in una distinzione giuridica rispetto al caso Campania.

In attesa della sentenza, resta però l’incertezza politica: la partita del terzo mandato è tutt’altro che chiusa e potrebbe ridisegnare, in chiave 2025-2026, gli equilibri nelle regioni a statuto speciale.

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