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Il primo maggio, la riabilitazione e il diritto alla felicità:  lettera aperta dei sindacati di Villa dei Fiori Provincia Provincia e Regione 

Il primo maggio, la riabilitazione e il diritto alla felicità: lettera aperta dei sindacati di Villa dei Fiori

“Che Il 1° maggio sia per tutti noi ciò che ha detto il Presidente Mattarella riprendendo le parole di Calamandrei: ora e sempre resistenza. Per difendere il nostro lavoro, che è sotto attacco. Per difendere la nostra dignità di lavoratori della riabilitazione qualificata. Per progredire, migliorare, conquistare nuove opportunità”. Inizia così la lettera aperta dei sindacati CISL e UIL di Villa dei Fiori in occasione della festa dei lavoratori. Con un richiamo esplicito all’ illuminista napoletano del 700, Gaetano Filangieri, che ispirò la Costituzione americana. “La nostra idea – scrivono i sindacati – è quella di Filangieri del ‘diritto alla felicità’ che parte proprio dal lavoro, e che l’ex segretario della UIL Benvenuto ha ripreso in questi giorni. Rivendichiamo un lavoro da fare con felicità, non con astio”. Nella lettera si mette al centro dell’attenzione la battaglia per la difesa del lavoro e della riabilitazione qualificata, da condurre contro “una cultura che vuole dequalificare la riabilitazione, che vuole spostarci nelle RSA, dove l’assistenza e la riabilitazione sono più che dimezzati, il personale pure, gli stipendi e le tutele massacrati, i pazienti abbandonati a se stessi”. “E’ questo il nostro avversario” scrivono. E spiegano che “pensare che il nostro avversario, invece, sia l’azienda significa non vedere la realtà. E farsi del male”. Esplicita la critica alla CGIL, alla quale viene contestato di “pensare ancora come se fossimo nella metà del secolo scorso, inseguendo fantasmi autolesionisti di contrapposizione con tutto e tutti, vedendo l’azienda come un nemico e non come una cosa che ci appartiene”. “Per noi – dicono – essere sindacato è un’altra cosa. Rivendichiamo l’orgoglio del nostro lavoro, dell’azienda in cui lo svolgiamo, dell’eccellenza che vogliamo rappresentare, la voglia di costruire e non distruggere”. “La nostra idea – aggiungono – è quella della iniziativa della CISL di dare attuazione con una proposta di Legge Popolare all’art. 46 della Costituzione che riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende. Quando partirà la raccolta delle firme per questa proposta di legge saremo in prima fila nel raccoglierle. Come siamo stati in prima fila nel raccogliere le firme per la Legge regionale di Iniziativa Popolare sul diritto alla cura per le patologie disabilitanti. Tutti insieme, lavoratori e azienda, abbiamo raccolto le firme necessarie per una battaglia di civiltà che ci accomuna. Tutti, tranne la CGIL”. Una nota polemica che esprime senza remore due modi diversi di concepire il modo stesso di essere sindacato. “Che il 1° maggio – concludono CISL e UIL – sia questo: difesa del lavoro, della riabilitazione qualificata, dei diritti dei pazienti, superamento di contrapposizioni anacronistiche, rifiuto di arretramenti e conquista di nuove giustizie. Ora e sempre”. In nome anche del filosofo Filangieri, proprio nei giorni in cui si celebrano il premio e la webserie a lui dedicati.

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