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Chiude la storica sede della Libreria Internazionale a Salerno: “Non è più possibile continuare” Economia Primo piano 

Chiude la storica sede della Libreria Internazionale a Salerno: “Non è più possibile continuare”

Chiude la storica sede della Libreria Internazionale a Piazza Malta, a Salerno. Come è accaduto per tante gloriose librerie d’Italia, a darne notizia è il proprietario che attraverso Facebook: “Con grande dispiacere dobbiamo purtroppo comunicarvi che non ci sarà più possibile continuare ad essere presenti nella sede di piazza XXIV Maggio. Al momento, con sincerità, non siamo in grado di dirvi se e quando ciò possa essere possibile altrove». Una vera e propria doccia fredda per intellettuali, docenti e studenti universitari che fino a non molti anni fa si dividevano tra l’Internazionale e l’adiacente libreria Alba che l’ha preceduta nello stesso triste destino. Ma a Salerno sono scomparse da tempo anche le librerie Carrano e Guida, altri punti di riferimento importanti per gli appassionati della lettura. «Questo è il post che non avremmo mai voluto pubblicare», prosegue De Spelladi ringraziando «dell’affetto che ci avete manifestato nel corso di questi anni e del sostegno che abbiamo da voi ricevuto in una situazione non semplice, come certamente saprete, per la vita delle librerie”.

De’ Spelladi, che con la propria famiglia hanno gestito la libreria dal lontano 1956, ha ringraziato tutta la clientela, con menzione speciale per i professori Rino Mele e Giuseppe Cacciatore. Un luogo in cui si respirato cultura per settant’anni, che è nato insieme alla Costituzione Italiana: non è un caso che l’Internazionale sia stata fondata da Gaetano Macchiaroli nel 1948, con il sostegno di Pietro Laveglia e Leopoldo Cassese, con ispirazione all’internazionalismo comunista. Politici, intellettuali e uomini liberi ne hanno varcato la soglia in Piazza XXIV Maggio: Alfonso Gatto ne era un particolare frequentatore, altri furono Giovanni Pugliese Carratelli, Aldo Falivena, Marcello Gigante, Armando Marone, Roberto Volpe e Pasquale Villani. Sparisce un luogo in cui si promuovevano lo scambio di idee e una particolare predilezione per la crescita umana e culturale, purtroppo a causa dei costi di affitto insostenibili.

 

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