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Abruzzo unica zona rossa d’Italia. La rivolta delle Regioni ‘Si rischia una fuga dal Nord’ Attualità 

Abruzzo unica zona rossa d’Italia. La rivolta delle Regioni ‘Si rischia una fuga dal Nord’

Le Regioni del nord protestano contro gli aspetti più limitativi del nuovo Dpcm mentre sulla base dei dati della cabina di regia Speranza firmerà un’ordinanza che sposta altre 5 regioni in area gialla (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria). Solo l’Abruzzo resta rosso, 12 regioni sono gialle e 8 arancioni.

Il 19 e il 20 dicembre, ovvero l’ultimo week end in cui si può partire prima delle festività natalizie “rischiamo di rivivere quello che successe nella notte fra il 7 e l’8 marzo”, ha detto a Mattino 5 il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, rispondendo alla domanda se teme una nuova ‘fuga dal Nord’.

LA NUOVA ORDINANZA: l’Abruzzo è l’unica regione in zona rossa

“Finalmente è arrivata la conferma che tutti aspettavamo: da domenica torniamo in ‘zona gialla'”, ha scritto su Fb il presidente delle Marche Francesco Acquaroli: “Questa notizia ci fa piacere ma non deve essere considerata come esenzione da ogni responsabilità.

Il virus continua a circolare e ogni giorno registriamo un numero di soggetti positivi ancora cospicuo. Se non è necessario, dobbiamo cercare evitare luoghi di potenziale affollamento, dobbiamo impegnarci al massimo per far sì che la nostra regione resti stabilmente in fascia gialla. Mi raccomando, il colore della nostra regione è nelle vostre mani. Vi prego di aiutarci!”.

“A Natale siamo tutti più buoni e quindi spero dal Governo un ravvedimento del provvedimento sullo stop di movimento tra i Comuni nelle date del 25 e 26 dicembre e 1 gennaio”, ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia il quale sottolinea che ci sono “ancora giorni davanti” per poter mettere mano al Dpcm. “Il Veneto è a fianco del Governo. Noi non vogliamo essere dall’altra parte della barricata, ma dobbiamo trovare soluzione. Facciamo passare qualche giorno e penso che ci sarà pur qualche incontro prima delle festività. Abbiamo quindi margine per provare a convicere il Governo a modificare il provvedimento, se vogliono”.

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