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Omicidio a Ravello, 14 anni per Vincenza Dipino Cronaca Provincia e Regione 

Omicidio a Ravello, 14 anni per Vincenza Dipino

Niente sconti per il delitto di Patrizia Attruia avvenuto a Ravello il cui corpo poi fu nascosto in una cassapanca.

La Corte di Cassazione ha infatti confermato la sentenza di appello per Enza Dipino (titolare dell’appartamento dell’orrore), condannata a 14 anni di reclusione per l’omicidio della 47enne, rigettando il ricorso presentato dai suoi legali. Le tesi difensive, puntate su una partecipazione al delitto non decisiva, con un ruolo marginale rispetto all’azione compita dal complice Giuseppe Lima, sono state sconfessate dai giudici della Corte Suprema, col riconoscimento del corretto iter seguito dalla Corte D’Appello, che aveva già emesso una prima sentenza, tornata all’attenzione per un appello-bis dopo precedente annullamento della stessa Cassazione.

«il ruolo soverchiante del Lima (autore materiale del delitto) , dotato, non solo di forza fisica assai maggiore rispetto all’imputata, ma anche della capacità di sopraffarla dal punto di vista psicologico» così che il giudizio di appello aveva sbagliato a non riconoscere la marginalità della partecipazione della Di Pino all’omicidio «posto che la colluttazione che costei aveva ingaggiato con la vittima era stata di modesta entità e che la morte di quest’ultima era sopraggiunta per il preponderante colpo alla fronte che il Lima le aveva assestato, dopo averla cinta al collo con un braccio». La donna fu uccisa e messa in una cassapanca

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