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Omicidio per un debito di droga da 28mila euro, Ansalone resta in carcere. Il gip:”Non è omicidio volontario” Primo piano Provincia e Regione 

Omicidio per un debito di droga da 28mila euro, Ansalone resta in carcere. Il gip:”Non è omicidio volontario”

Resta in carcere Vincenzo Ansalone, il 35enne che tra venerdì e sabato ha ucciso Vincenzo Salvati, 54 anni, e ferito gravemente Aniello Califano a Corticelle di Mercato San Severino. L’ha deciso il gip del Tribunale di Nocera  Gustavo Danise convalidando il fermo ma rigettando la contestazione della procura che aveva chiesto il carcere con l’accusa di omicidio volontario. Passa dunque la linea dell’avvocato difensore Michele Sarno per il quale quel delitto è di matrice preterintenzionale. Un’accusa che non cambia granchè sulla attuale custodia cautelare ma che potrebbe essere decisiva negli anni di condanna per Ansalone quando ci sarà sentenza. Un omicidio maturato dietro una partita di droga da 28mila euro che Ansalone avrebbe vantato dalla vittima.

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