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RESTO AL SUD: NUOVI INCENTIVI PER GIOVANI IMPRENDITORI UNDER 36 Economia Primo piano 

RESTO AL SUD: NUOVI INCENTIVI PER GIOVANI IMPRENDITORI UNDER 36

“Resto al Sud” è la nuova misura gestita da Invitalia per incentivare la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno.

La dotazione finanziaria complessiva è pari ad 1 miliardo e 250 milioni a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (programmazione 2014-2020).
Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 5 dicembre 2017, è operativo il decreto
9 novembre 2017, n.174 contenente il regolamento attuativo del nuovo programma di agevolazioni, “Resto al Sud”, dedicato ai giovani under 36 residenti nelle regioni del Mezzogiorno.
E’ possibile avviare attività di produzione di beni e servizi.
Sono escluse dal finanziamento le attività libero professionali e il commercio ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività di impresa.

Le agevolazioni sono rivolte ai giovani tra 18 e 35 anni che:
• siano residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda di finanziamento;
• trasferiscano la residenza nelle regioni indicate entro 60 giorni dopo la comunicazione di esito positivo o 120 se residenti all’estero;
• non abbiano un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento;
• non siano già titolari di altra attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017, o beneficiari, nell’ultimo triennio, a decorrere dalla data di presentazione della domanda, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialità.

Possono presentare richiesta di finanziamento le società,anche cooperative,le ditte individuali e le persone fisiche che intendano costituirsi in società, dopo l’esito positivo della valutazione.
Ogni soggetto richiedente può ricevere un finanziamento massimo di 50 mila euro.
Nel caso in cui la richiesta arrivi da più soggetti, già costituiti o costituendi, il finanziamento massimo è pari a 200 mila euro.
Alle società cooperative è data la possibilità di cumulare i finanziamenti con le agevolazioni a valere sul fondo speciale per gli interventi a salvaguardia dei livelli di occupazione di cui all’articolo 17 della Legge n. 49/1985.

Le società possono essere costituite anche da soci che non abbiano i requisiti anagrafici richiesti (da 18 a 35 anni) a condizione che:
• la presenza di tali soggetti nella compagine societaria non sia superiore ad un terzo dei componenti;
• non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soci.
Tuttavia, i soci over 36 non possono in alcun modo accedere ai finanziamenti previsti.

Sono finanziabili:
• interventi per la ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria dei beni immobili nel limite massimo del 30 % del programma di spesa;
• macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;
• programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC) connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
• altre spese utili all’avvio dell’attività (materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative nel limite del 20% massimo del programma di spesa).

Non sono ammesse le spese:
• relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback, fatta eccezione dei canoni di leasing maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale;
• per l’acquisto di beni di proprietà di uno o più soci dell’impresa richiedente le agevolazioni e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado;
• riferite a investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature;
• effettuate mediante il cosiddetto «contratto chiavi in mano»;
• relative a commesse interne;
• relative a macchinari, impianti e attrezzature usati;
• notarili, imposte, tasse;
• relative all’acquisto di automezzi, fatta eccezione per quelli strettamente necessari al ciclo di produzione di cui al Programma di spesa o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;
• di importo unitario inferiore a euro 500,00 (cinquecento/00);
• relative alla progettazione, alle consulenze e all’erogazione degli emolumenti ai dipendenti delle imprese individuali e delle società, nonché agli organi di gestione e di controllo delle società stesse.

Le agevolazioni coprono il 100% delle spese e prevedono:
• un contributo a fondo perduto, pari al 35% del programma di spesa
• un finanziamento bancario, pari al 65% del programma di spesa, concesso da un istituto di credito che aderisce alla convenzione tra Invitalia e ABI, garantito dal Fondo di garanzia per le PMI.

Gli interessi del finanziamento sono coperti da un contributo in conto interessi. Il finanziamento bancario deve essere rimborsato in 8 anni di cui 2 di preammortamento.

Le domande per accedere all’agevolazione dovranno essere compilate e inviate esclusivamente online sul sito di Invitalia www.invitalia.it a decorrere dal 15 gennaio 2018.
Il proponente dovrà registrarsi sulla piattaforma dedicata, disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta certificata (PEC).
La domanda prevede la predisposizione di un progetto imprenditoriale (business plan) da compilare on line e una documentazione da allegare, secondo la modulistica che sarà inserita sul sito.

Il progetto imprenditoriale dovrà contenere:
• i dati e profilo del soggetto richiedente;
• la descrizione dell’attività proposta;
• l’analisi del mercato e le relative strategie;
• gli aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi;
• gli aspetti economico-finanziari.
Le domande saranno valutate in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione.

 

Articolo scritto dal Dott. Luigi Specchio







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