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Razzismo al pronto soccorso di Eboli, nei guai due infermieri Cronaca Primo piano Provincia e Regione 

Razzismo al pronto soccorso di Eboli, nei guai due infermieri

Arriva al pronto soccorso con un dolore al petto. Parla male, non si spiega bene. Era marocchino. Un giovane nordafricano con un problema di salute. Ha chiesto a una ragazza di poter parlare con i medici mai immaginando cosa sarebbe successo. «È stata la scena peggiore della mia vita – racconta F.R., paziente italiana – ero a pochi metri dal ragazzo marocchino. Lui chiedeva aiuto, stava male, aveva un dolore al petto. Due infermieri, un maschio e una femmina, invece di soccorrere il ragazzo, lo hanno deriso e lo hanno sottoposto a un inutile interrogatorio su dove vivesse, su chi fosse il suo medico di famiglia. Il marocchino parlava un italiano stentato, anche perché era addolorato. Come è finita? Il marocchino è stato spedito alla guardia medica senza nemmeno ricevere una visita».

L’africano con il dolore al petto è uscito nella piazza dell’ospedale e ha chiesto informazioni al fruttivendolo. La guardia medica era a due chilometri di distanza dal pronto soccorso. Dove sia finito il marocchino è un mistero. La storia raccontata dalla ragazza italiana è finita invece sulla scrivania del primario, Rino Pauciulo. Il dirigente medico del pronto soccorso ha lasciato intendere che l’episodio razzista costerà un procedimento disciplinare ai due infermieri.

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